Mike Woods chiuderà la sua carriera da ciclista professionista alla fine della stagione 2025. Il corridore canadese, in forza attualmente alla Israel-Premier Tech, ha annuciato la sua decisione, mettendo così fine a un percorso agonistico iniziato nel 2016, quando Woods entrò a far parte dell’allora Cannondale-Drapac. Da allora, il canadese ha vinto 16 volte, fra cui tre tappe alla Vuelta a España, una frazione al Tour de France e una alla Tirreno-Adriatico. Nella sua bacheca c’è anche un bronzo mondiale, vinto a Innsbruck 2018, alle spalle di Alejandro Valverde e Romain Bardet.
Il 38enne canadese recentemente ha fatto registrare le sue preoccupazioni per quel che riguarda la crescente pericolosità del ciclismo ed è tornato a farlo, fra le righe del suo blog: “Per quanto sia stato fortunato a poter praticare questo sport, il ciclismo ha i suoi lati negativi – ha scritto Woods – Ho già evidenzato durante il Tour quanto questo sport sia incredibilmente pericoloso. Il prezzo che ho pagato, in termini di salute e di tempo tolto alla mia famiglia è stato significativo. Negli ultimi anni, quando andavo a prendere i miei figli a scuola, evitavo di dare loro un bacio per non rischiare di ammalarmi. Sono cose che non rimpiango, ma che puoi fare solo per un periodo limitato di tempo”.
Woods aggiunge: “Considerando da dove sono partito, a 25 anni e con una bicicletta da 1000 mille dollari canadesi (600 euro circa – ndr) che mi regalarono i miei genitori, senza sapere nulla di ciclismo, pensare a quello che ho ottenuto è una cosa da fuori di testa. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi anni, ma tutte le cose belle arrivano a una fine. Ho comunque ancora grandi ambizioni e nei prossimi anni mi cimenterò in cose nuove, sempre nel campo degli sport di durata”.