Leo Hayter vuole tornare. Ritiratosi lo scorso agosto a causa di una forte depressione, l’ex vincitore di Giro d’Italia Giovani e Liegi – Bastogne – Liegi U23, era approdato fra i professionisti nel 2023 con la Ineos Grenadiers, al fianco del fratello Ethan, ma dopo una prima stagione in cui concluse quinto la Settimana Coppi e Bartali in mezzo a tanta sfortuna, nel 2024 ha iniziato a soffrire di un male silenzioso che ci ha messo mesi a palesarsi portando alla decisione di interrompere la propria carriera per occuparsi innanzitutto di sé stesso. Un percorso psicologico che sembra ora aver risolto e che lo porta a candidarsi per un posto in una squadra continental per rilanciare la sua carriera, che è ancora ampiamente davanti a sé visto che si tratta di un corridore classe 2001.
“Sono passati 426 giorni dall’ultima volta che ho indossato un dorsale e molti di più dall’ultima volta che ho partecipato a una gara con desiderio – scrive sui social il 23enne londinese – Mi sto ‘allenando’ solo da pochi mesi, ma la verità è che oggi è il risultato di un duro lavoro durato un anno e mezzo. Tanta terapia, frequenti telefonate, superamento dei dubbi, cambiamento di mentalità e, soprattutto, ritrovata motivazione. Sono felice di poter dire che sono più sicuro che mai di voler essere un ciclista, ma non è tutto ciò che sono“.
L’ex enfant prodige spiega bene questo ultimo passaggio: “Per molto tempo le prestazioni scadenti e l’aspetto fisico hanno definito la mia immagine di me stesso. Quando, come atleta, queste cose inevitabilmente oscillano, è devastante. Non volevo allenarmi con i miei amici, né tantomeno vederli, per paura che avessero la stessa opinione degradante che avevo di me stesso. È così facile guardarsi indietro e pensare che fosse stupido, ma all’epoca per me era una battaglia continua”.
Nel suo percorso di rinascita il corridore inglese ha partecipato campionato catalano a cronometro, facendo segnare il miglior tempo dopo settimane a prepararsi per questo appuntamento in cui sente di aver realizzato “una delle migliori prestazioni in cronometro che abbia mai fatto, anche se sono 15 kg più pesante rispetto a quando ero un professionista”. Ben consapevole che c’è bisogno di tempo, che sarà importante fare “un passo alla volta”, ma si è dato già un obiettivo importante.
“Rimettermi in forma non è stato difficile – commenta – Il mio più grande ringraziamento va al mio terapista e amico Tim, al mio allenatore John, ai miei preparatori atletici Chris e Xavi, alla mia ragazza Nora per avermi sopportato e anche a tutti coloro che mi hanno contattato negli ultimi mesi. Mi dispiace se non ho risposto, a volte è difficile sapere cosa dire, ma per favore datemi una spintarella […] Per la prima volta dopo tanto tempo sono ottimista per il futuro. Voglio tornare al ciclismo professionistico nel 2026. Il mio obiettivo per quest’anno è salire sul podio della Chrono des Nations a ottobre, ma per correre devo far parte di una squadra continental… se qualcuno è interessato ad accogliermi, mi chiami”.