Jan Ullrich ammette l’uso di doping dal 95-96: “Mi sento comunque il vincitore del Tour 1997”
Jan Ullrich continua le sue rivelazioni in vista del documentario che sarà pubblicato su Prime Video dalla prossima settimana. Dopo aver nei giorni scorsi ammesso i suoi problemi di dipendenza, oltre che una più ampia confessione di utilizzo di sostanze dopanti, ammette ora anche di aver assunto prodotti per migliorare le proprie prestazioni sin dai suoi inizi nel professionismo, ovvero nel 1995. Secondo al Tour de France 1996 dietro al compagno Bjarne Riis che interruppe l’egemonia di Miguel Indurain e vincitore dell’edizione 1997, prima di una lunga serie di piazzamenti, l’ex corridore della Telekom sa che potrebbe perdere il titolo, ma spiega di sentirsi comunque il vincitore.
“Sono entrato in contatto con il doping nel 1995-1996, prima del Tour de France – ha ammesso alla rivista Stern – All’epoca mi è stato spiegato in modo plausibile, non avevo paura, era qualcosa di evidente per me in quel momento. Ero giovane e ingenuo e stavo entrando in un sistema che già esisteva. Mi è stato presentato in modo così accettabile e indispensabile che ho deciso di farlo. La mia carriera sarebbe finita se non l’avessi fatto. Non mi sono mai sentito un criminale”.
Piombato in un sistema che in quel periodo ha vissuto uno dei suoi momenti più bui, il tedesco fece dunque la sua consapevole scelta e ne ha pagato le conseguenze in maniera importante, soprattutto a livello personale. “Se avessi raccontato la mia storia prima, avrei avuto degli anni meravigliosi – sottolinea, ricordando anche la terribile depressione che ha vissuto nel 2018 ha sofferto di un periodo di depressione – Ma non ne ho avuto il coraggio. Ora mi sento bene ad ammettere le mie colpe”.
Fermato per il suo coinvolgimento nella Operacion Puerto nel 2006, alla vigilia di un Tour de France che sperava di poter finalmente tornare a vincere, il classe 1973 è stato sospeso definitivamente per doping dal Tribunale Arbitrale dello Sport solamente nel 2012, oltre a essere squalificato da tutte le gare a cui ha partecipato tra il maggio 2005 e la fine della sua carriera nel giugno 2006. Nel recente passato Ullrich aveva già ammesso il doping e i suoi legami con il medico Eufemiano Fuentes, ma non era mai stato così specifico sul periodo precedente al 1997.
“So quel che ho fatto – sottolinea riguardo la Grande Boucle conquistata – Personalmente, penso di meritare quella vittoria. Altre persone devono prendere questa decisione, ma nel mio cuore sono un vincitore del Tour de France”. Altri corridori prima di lui hanno confessato di essersi dopati al termine della loro carriera senza essere privati delle loro vittorie, a partire da Bjarne Riis, che lo precede ancora nella classifica del Tour de France, nel 1996.
La sua confessione comunque si ferma a sé stesso, ribadendo una posizione che in questi anni lo ha frenato, ovvero l’intenzione di non coinvolgere altre persone nelle sue confessioni e ammissioni. Non ci sono dunque nomi o dettagli riguardo persone che lo hanno aiutato e/o coinvolto. “Parlerò solo di me. Non voglio coinvolgere nessuno. So molto di più, ma non lo direi mai”, spiega al riguardo.
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