La campionessa olimpica e del mondo Grace Brown non cambia idea sul ritiro a fine stagione: “Non voglio più passare otto mesi all’anno in Europa”

Grace Brown è ancora convinta di voler appendere la bici al chiodo a fine stagione. La ciclista australiana aveva preso questa decisione diversi mesi fa, ma in molti avevano pensato che potesse cambiare idea dopo il titolo Olimpico a cronometro conquistato a Parigi e ancor di più dopo il fantastico titolo Mondiale di specialità ottenuto sabato. L’atleta 32enne della FDJ-Suez sembra non volerne sapere di ripensare alla sua scelta di dire addio al professionismo all’apice della sua carriera, dopo sette stagioni ricche di successi, tra cui la Liegi-Bastogne-Liegi di quest’anno.

“Non sapevo esattamente quale sarebbe stato il mio livello di energia dopo la vittoria alle Olimpiadi – ha rivelato la Brown in un’intervista a IDL Pro Cycling – Dopo i Giochi e il Tour, mi sono concessa un po’ di spazio per spegnere l’interruttore e non preoccuparmi troppo di questo Campionato del Mondo. Quando ho ricominciato ad allenarmi, sono rimasta sorpresa di essere ancora così forte. Per questo motivo, ero anche fiduciosa di poterci riuscire. Non so se abbia fatto la differenza dal punto di vista mentale il fatto di sapere che avrei smesso. Forse mi ha dato lo stato d’animo di cui avevo bisogno per andare fino in fondo“.

La scelta di appendere la bici al chiodo non è stata affatto facile per la ciclista australiana. “Mi è stato chiesto mille volte se non fosse meglio continuare, ho perso il conto. Avrei voluto continuare, ma il motivo per cui mi fermo non ha nulla a che fare con il mio amore per il ciclismo. Negli ultimi sei anni ho dovuto mettere da parte la mia vita in Australia e questo amore è più forte di quello per il mio sport – ha detto la Brown – Ho un compagno, ma per lo più è in Australia. Non posso visitare la famiglia tra un tour e l’altro, quindi a volte mi sento sola. Anche se ho grandi persone intorno a me nel ciclismo e in Europa, è comunque diverso dalla tua famiglia. Anche la cultura è completamente diversa; lì la pressione è molta meno. Vivo a Melbourne e ho tutta la mia famiglia e i miei amici intorno a me”.

La sua volontà è quindi quella si stare per più tempo nella sua terra, vicino ai suoi cari e alle persone che le vogliono bene, al di là della carriera da ciclista professionista. “Voglio stare di più in Australia, quindi non entrerò in una squadra professionistica. Ma forse potrò fare qualche telecronaca o lavorare per il Tour Down Under; sono opzioni possibili. Al momento, però, sto ancora tenendo aperte tutte le opzioni. Voglio rimanere in contatto, ma non voglio più passare otto mesi all’anno in Europa”.

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