Mondiali Ciclocross Liévin 2025, Wout Van Aert cauto sulle sue possibilità: “Mathieu Van der Poel rimane il grande favorito”
Alla fine ci sarà il tanto atteso scontro tra Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel ai Mondiali di Ciclocross in programma domani, 2 febbraio, a Liévin. Dopo diverse settimane in cui il belga aveva negato ogni possibilità di partecipazione, così come previsto dal suo stesso calendario comunicato ad inizio stagione, il corridore della Visma|Lease a Bike ha deciso di tornare sui suoi passi e sarà al via per andare alla caccia del suo quarto titolo mondiale élite. Nonostante questo cambio di programma dell’ultimo minuto, però, il nativo di Herentals rimane estremamente cauto su quelle che sono le sue possibilità di sconfiggere Van der Poel, indicando l’olandese come favorito numero uno per la gara iridata.
“Ho sempre voluto partecipare al mondiale quest’anno – spiega il belga nella conferenza stampa organizzata dalla sua nazionale – Ma onestamente prima dell’inverno non mi aspettavo che sarei stato in grado di raggiungere un livello così alto. Il desiderio c’è sempre stato e poi si è presentata l’occasione e sono molto felice della mia scelta. Dopo il periodo natalizio ha cominciato a balenarmi in testa l’idea di partecipare, poi le gare a Benidorm e a Maasmechelen sono andate bene e quindi ho deciso di partecipare. Nonostante tutto, però, Mathieu rimane il grande favorito. Sarà difficile da battere, ma noi faremo in modo di rendergli la gara il più difficile possibile, non vedo l’ora di correre”.
Rimangono in ogni caso diversi interrogativi su quella che potrà essere la condizione di Van Aert che ha vissuto un inverno complicato dopo il grave infortunio rimediato alla Vuelta e che quest’anno è sempre apparso meno convincente rispetto al suo grande avversario nelle poche occasioni in cui si sono scontrati direttamente: “A che livello sono ora? Non lo sa dire neanche il mio allenatore. Se i mondiali di ciclocross fossero stati il mio obiettivo principale avrei sicuramente preferito avere una condizione migliore. Ma quest’anno per me l’obiettivo principale sono le classiche di primavera. Ovviamente però il sogno sarebbe quello di riuscire a giocarsi la vittoria allo sprint contro Mathieu, nessuno ci è riuscito quest’anno. Arrivare allo sprint significherebbe che sono riuscito a reggere il suo passo per un’ora, vedremo. A Maasmechelen mi sentivo bene ma ho comunque concluso parecchio dietro di lui”.
A vantaggio di Van Aert, però, ci sarà la minore pressione che una stagione non incentrata totalmente sulla gara di Liévin comporta, permettendogli di affrontare la gara con meno carico psicologico e potendo quindi potenzialmente alleggerirlo anche a livello fisico: “Questa gara mi ricorda un po’ il mondiale in Svizzera del 2020, quando ero appena rientrato dall’infortunio. Non c’era alcuna pressione ed ero felice anche solo di essere al via. Ed è una sensazione diversa rispetto agli altri mondiali quando contavano solo le vittorie. Oggi non è più così e questo mi permette di essere più rilassato in vista della gara“.
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