Vuelta a España, idea Canarie per il 2020

Gli organizzatori della Vuelta a España vogliono continuare a stupire. Dopo le interessanti partenze nei Paesi Bassi, con il circuito di Assen, o quella che il prossimo agosto vedrà la corsa partire dall’arena romana di Nimes, nel prossimo futuro l’ambiziosa idea è di far arrivare la corsa nelle Canarie. Tra le idee anche una partenza dal Portogallo, che offre “possibilità interessanti con le sue montagne vicino la frontiera”, ma il progetto più sentito è proprio quello che vorrebbe la carovana passare ben quattro giorno sulle isole, “due a Gran Canaria e due a Tenerife“.

Il dispiegamento di mezzi sarebbe decisamente complicato, considerando che tutte le infrastrutture dovrebbe viaggiare via mare, per un viaggio di circa 26 ore. “I corridori prenderebbero l’aereo”, precisa subito ad AS Javier Guillen, che nella redazione del celebre quotidiano spagnolo ha anticipato la sua idea. “Non abbiamo ancora calcolato tutti i dettagli, ma penso che la cifra necessaria sarebbe intorno ai due milioni di euro – aggiunge – Bisogna anche considerare la difficoltà di affrontare il trasporto in piena corsa, con la tensione della lotta per la classifica. In caso dovesse andare a buon fine, se ne parlerebbe comunque a partire dal 2020. Dovremmo coinvolgere alcuni partner come le istituzioni locali, il governo nazionale, ma anche degli sponsor speciali per l’occasione”.

Per aggiungere ancor più pepe ad una novità già di suo complessa e innovativa, l’obiettivo sarebbe poi salire sul Teide, la cui ascesa diventerebbe un record assoluto, difficilmente battibile, per i grandi giri, considerando i suoi 46 chilometri di salita.

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