Visma|Lease a Bike, Wout Van Aert al lavoro per la stagione delle classiche: “Per sperare di vincere devo essere almeno allo stesso livello di Pogacar e Van der Poel”
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Prosegue il lavoro di Wout Van Aert in vista dei grandi appuntamenti con le classiche del nord. Dopo un 2024 terminato bruscamente con il brutto incidente alla Vuelta a España, l’inverno del portacolori della Visma|Lease a Bike si è diviso tra il recupero dal problema al ginocchio e un calendario di ciclocross che lo ha visto conquistare un importante argento iridato ai Mondiali di Lièvin. Terminati gli impegni nel cross, per il belga ora l’attenzione si è spostata totalmente sulla strada, in vista di una stagione in cui l’obiettivo è giocarsi le sue carte contro gli altri due grandi favoriti, Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Tadej Pogacar (UAE Emirates XRG).
“Ho avuto un inverno inizialmente difficile ma poi sono riuscito a lavorare bene – spiega Van Aert in un’intervista rilasciata a Wielerflits – E non mi sono neanche dimenticato di quanto bene mi sentivo alla Vuelta. L’infortunio al ginocchio è stato noioso ma non è stato così grave da farmi pensare che non sarei riuscito a risolverlo. Sapendo questa cosa sono riuscito ad affrontare l’inverno con fiducia e sapendo che sarei potuto ritornare al mio solito livello”.
Per riuscire a raggiungere i grandi obiettivi stagionale, la conquista del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix, Van Aert dovrà però superare due corridori del calibro di Van der Poel e Pogacar, con quest’ultimo che, visti gli indizi social degli ultimi giorni, potrebbe, nonostante le smentite della sua squadra, anche sorprendentemente decidere di partecipare alla Parigi-Roubaix: “Sono rimasto impressionato dal programma di Pogacar – ammette il 30enne di Herentals – Gareggerà tantissimo”.
In ogni caso, pur sapendo di aver bisogno della migliore condizione possibile, il classe 1994 è pronto a lottare fino all’ultimo centimetro: “In molte classiche ci sono diverse strategie possibili e si possono aprire tanti scenari, compreso il Giro delle Fiandre. Ma il Fiandre è anche la gara in cui sono più importanti le gambe. Riesco ad immaginare pochissimi scenari in cui si possono battere Mathieu e Pogacar avendo una condizione peggiore di loro. Io so che se voglio vincere dovrò essere almeno al loro stesso livello“.
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