Visma | Lease a Bike, Sepp Kuss “può ancora fare una buona classifica” nei Grandi Giri secondo il suo allenatore

Per Sepp Kuss, la stagione 2024 è stata sicuramente più complicata e meno soddisfacente rispetto a quella 2023. Reduce da un’annata nella quale si era prima rivelato supporto fondamentale per Primoz Roglic e Jonas Vingegaard nei successi a Giro d’Italia e Tour de France, e poi era riuscito a conquistare in prima persona la classifica finale Vuelta a España anche grazie all’assenso (più o meno spontaneo) dei suoi due capitani, lo statunitense della Visma | Lease a Bike era atteso quest’anno da alcune conferme che, per vari motivi, non sono tuttavia arrivate.

Con la partenza di Roglic in direzione Bora-hansgrohe, il 30enne avrebbe infatti dovuto assumere un ruolo più di primo piano nelle gerarchie del team neerlandese, accompagnando nuovamente Vingegaard alla Grande Boucle come gregario di lusso per poi giocarsi le proprie carte nel GT iberico, ma alcuni problemi fisici e di salute lo hanno costretto a saltare la Grande Boucle e non gli hanno permesso di fare una regolare preparazione per la Vuelta, dove non è mai stato in lotta per un risultato importante, chiudendo infine al 14° posto con più di 20 minuti di ritardo da Roglic.

Un risultato e una stagione non particolarmente positivi che, tuttavia, non fanno perdere le speranze di vedere nuovamente Kuss lottare per una classifica in un Grande Giro a Mathieu Heijboer, suo allenatore alla Visma | Lease a Bike: “In futuro lo vedremo sicuramente a caccia di un risultato nelle classifiche generali, ma sempre in funzione della squadra – ha dichiarato il coach a Rouleur – Sepp funziona meglio come uno dei leader, non come unico leader. Gli piace essere l’ultimo uomo per Jonas (Vingegaard, ndr) o, per esempio, il giorno di Cordoba (all’ultima Vuelta, ndr), quando ha controllato la tappa per Wout (Van Aert, ndr), è stata una cosa che gli ha dato molta gioia e piacere. Ma non è un ragazzo che vuole solo supportare, vuole anche inseguire le proprie ambizioni“.

“Pensiamo che la lunga stagione del 2023 con i tre Grandi Giri, l’accumulo di fatica durante il Delfinato e la mancanza del Tour siano le vere ragioni [per cui Kuss non ha ottenuto le prestazioni sperate] – ha proseguito Heijboer – In generale, dobbiamo dire che ha perso molto allenamento ed è stato davvero danneggiato dagli effetti del Covid preso al Delfinato. Gli ha dato molto fastidio e anche durante la preparazione della Vuelta ha avuto problemi di tosse e ai polmoni. In passato, inoltre, ha sempre corso la Vuelta con il Tour nelle gambe, e questo funziona bene per lui. Col senno di poi, la sua preparazione non ideale è in parte responsabile del fatto che non ha avuto un livello di prestazioni davvero stabile“.

L’allenatore non crede invece che l’aumentata pressione abbia influito sulle prestazioni dello scalatore statunitense: “Sepp ha una personalità stabile. Non ha mostrato segni che non gli piacesse o che non riuscisse a gestire la pressione, ma di certo per lui era una situazione diversa iniziare la stagione da vincitore di un Grande Giro e con qualche aspettativa. Alcune cose sono cambiate, la situazione era diversa per lui, ma dovrete chiedere a lui se gli ha dato veramente fastidio. Sepp non è un robot: non ha vinto la Vuelta e non è andato ad allenarsi il giorno dopo come se nulla fosse. Certo, gli sono successe molte cose e ne ha approfittato per godersi il fatto di aver vinto un Grande Giro e di essere stato il re della Vuelta l’anno scorso. Si è ripreso e sono arrivate nuove aspettative. Ha affrontato la cosa ed è stata un’esperienza molto, molto preziosa”.

“Forse speravamo di ottenere più risultati da lui, ma col senno di poi non avremmo fatto nulla di diverso – ha ammesso Heijboer in conclusione – Sono ancora convinto che possa fare una buona classifica, non è che all’improvviso le cose sono totalmente diverse. Facciamo tesoro di questa esperienza, impariamo da essa e facciamo meglio”.

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