Visma | Lease a Bike, Matteo Jorgenson: “Quest’anno ho superato limiti che non credevo possibili. Un giorno spero di lottare per la classifica di un Grande Giro”
Il 2024 si sta ormai concludendo e Matteo Jorgenson ripensa alla sua annata, la prima con la maglia della Visma | Lease a Bike. Lo statunitense è stato sicuramente una delle note più liete della travagliata stagione della formazione neerlandese visti i risultati ottenuti e i miglioramenti evidenziati dal suo approdo in squadra, che in primavera lo hanno portato a conquistare la classifica finale della Parigi-Nizza e a vincere la Dwars door Vlaanderen. In estate, poi, il 25enne ha sfiorato il successo al Giro del Delfinato, battuto solo da Primoz Roglic, e ha chiuso all’ottavo posto un Tour de France corso in supporto a Jonas Vingegaard e dove è anche andato vicino a una vittoria di tappa.
“Il momento più bello dell’anno è stato senza dubbio tagliare il traguardo di Nizza – ricorda Jorgenson – È stata una vittoria del tutto inaspettata e una sensazione che forse non dimenticherò mai. Il solo pensarci mi fa ancora sorridere […] Quest’anno è stato un sogno sotto molti aspetti. Ho superato limiti che non credevo possibili, grazie agli sforzi della squadra e al mio impegno nel rispettare il più possibile i piani”.
Miglioramenti che il californiano attribuisce alle modifiche apportate all’allenamento e al lavoro con un biomeccanico per migliorare la sua tecnica di pedalata: “Era come se dovessi dimenticare la memoria muscolare o rompere quello schema, e questo ha fatto una grande differenza. Ho imparato a conoscermi meglio. Ora capisco di cosa ho bisogno per avere successo”.
Dopo questa positiva annata, il classe 1999 guarda ora agli obiettivi futuri: “Un giorno spero di lottare per la classifica generale di un Grande Giro. Lo dico perché quest’anno ho cambiato prospettiva. Durante il Tour non ho avuto una sola giornata storta. Certo, ci sono stati momenti difficili, ma non sono mai crollato. Soprattutto nella terza settimana mi sono sentito molto a mio agio. Quindi, un giorno, voglio fare il salto di qualità. Quando arriverà quel momento, non lo so. Non ho fretta. Per ora, non vedo l’ora di iniziare il 2025. Abbiamo del lavoro da fare”.
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