Visma | Lease a Bike, Jonas Vingegaard: “Se dovessi fare Giro-Tour, l’obiettivo principale rimarrebbe comunque il Tour. Ma sarebbe fantastico vincere tutti e tre i GT”

Il danese è tornato anche a parlare del flop agli Europei: "Sono contento di averci provato, ma soprattutto sono contento di non aver partecipato ai Mondiali, sarebbe stato un disastro ancora più grande"

Jonas Vingegaard sogna di completare la Tripla Corona vincendo il Giro d’Italia, ma ammette che il Tour de France ha sempre la priorità. Dopo il successo all’ultima Vuelta a España, il danese non ha nascosto di voler puntare ora a conquistare anche la Corsa Rosa per mettere così in bacheca tutti e tre i GT (diventerebbe l’ottavo di sempre a riuscirci) e, dalle dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane, è emersa più volte la sua volontà di essere al via della gara italiana il prossimo maggio. Tuttavia, ci sarà da fare i conti con quelli che saranno i programmi della Visma | Lease a Bike, per la quale la Grande Boucle resta comunque l’obiettivo principale, ma la possibilità di fare entrambi e di provare quindi a completare il tris è sicuramente nei pensieri del 28enne.

Sarebbe fantastico vincere tutti e tre – le parole di Vingegaard, raccolte da Feltet durante un evento con la stampa danese – Sono le più importanti gare ciclistiche al mondo e riuscire a vincerle tutte e tre sarebbe davvero incredibile per me. Da bambino non avrei mai immaginato di poter arrivare così vicino a questo traguardo“.

Correre due GT in una stagione non è però semplice, soprattutto a livello fisico: “Negli anni in cui ho partecipato al Tour e alla Vuelta, mi sono ammalato entrambe le volte. Questo è un fattore negativo. D’altra parte, però, penso di aver raggiunto il mio miglior livello di sempre alla Vuelta, almeno fino a quando non mi sono ammalato. Può essere difficile partecipare a due Grandi Giri e, se dovessi partecipare sia al Giro che al Tour, l’obiettivo principale rimarrebbe comunque il Tour“, ha ammesso il danese.

Il 28enne è poi tornato sulla sua partecipazione agli Europei nel Drôme-Ardèche, che, dopo la rinuncia ai Mondiali di Kigali, hanno rappresentato la sua prima apparizione tra gli élite con la maglia della nazionale. Una prima volta che non è tuttavia andata benissimo e si è conclusa con il suo ritiro dopo aver perso contatto a molti chilometri dalla conclusione: “Sono contento di averci provato. Ma soprattutto sono contento di non aver partecipato ai Mondiali, sarebbe stato un disastro ancora più grande – ha riconosciuto Vingegaard – Sarebbe stato uno spreco di tempo mio e di tutti gli altri. Non sono riuscito ad allenarmi per due settimane perché ero semplicemente troppo stanco. È stato proprio durante i Mondiali che sono tornato ad allenarmi”.

“Ovviamente, speravamo che potessi fare meglio – ha proseguito il portacolori della Visma – L’allenamento prima degli Europei era andato bene e ci aveva dato speranza, ma non è andata così. È chiaro che avrei voluto fare meglio, lo ammetto volentieri. Ma mi sono presentato al via e ne sono davvero felice. Questo dimostra anche perché ho rinunciato le altre volte. È perché ero semplicemente esausto e non avevo più nulla da dare. Quindi spero solo che, invece di dire sempre ‘Jonas non ha voglia di correre in nazionale’, la gente capisca che c’è un motivo per cui non mi presento“, ha aggiunto il danese, togliendosi così qualche sassolino dalla scarpa.

Il 28enne vuole comunque riprovare a correre gli eventi con la nazionale nel prossimo futuro, ma con una preparazione adeguata: “È chiaro che, se dovessi partecipare agli Europei o ai Mondiali, non lo farei se dovessi correre sia il Tour che la Vuelta. Preferirei potermi preparare adeguatamente. I Mondiali sono sicuramente una gara a cui vorrei partecipare il prossimo anno, ma dipenderà anche da come andrà il resto della mia stagione”.

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