Visma | Lease a Bike, il direttore delle performance: “Ormai tutti gli juniores hanno un agente. Non è sano”

La gestione dei giovani nel ciclismo sta diventando un argomento sempre più di attualità. Quest’anno, l’UCI ha annunciato che nel 2026 cambieranno le regole di partecipazione alle corse Under 23: i corridori che hanno già un contratto professionista non potranno più prendere parte alle corse Nations Cup U23, tra cui anche la più prestigiosa, vale a dire il Tour de l’Avenir. Un cambiamento epocale per le corse dei giovani, che permette anche di separare in maniera netta chi è già professionista e chi invece sta ancora effettuando il proprio percorso di crescita. Ormai, infatti, già dalla categoria juniores alcuni corridori vengono portati in squadre professionistiche, una pratica iniziata da Remco Evenepoel e proseguita con altri corridori, come Cian Uijtdebroeks.

Sulla situazione degli juniores è arrivata un’interessante riflessione di Robbert de Groot, direttore delle performance della Visma | Lease a Bike, che in un’intervista a In de Waaier ha delineato lo scenario: “Tutti i giovani con cui parlo hanno un agente. Quasi nessun giovane di un certo livello non lo ha. Se si etichetta rapidamente un giovane come talento e ci si aspetta molto da lui, questo crea automaticamente pressione. E anche chi gli sta intorno ha delle aspettative. Non credo che questo sia sempre sano”. Una denuncia, per certi aspetti, di una situazione che non sarà facile da invertire.

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