L’UCI, con la pubblicazione del nuovo calendario, ha dato almeno per ora una risposta alla crisi. Le squadre, molte delle quali in difficoltà a causa dei problemi accusati dagli sponsor a causa del lockdown, si stanno riorganizzando in vista della ripresa delle competizioni ad inizio agosto ma la frittata ormai potrebbe essere fatta. La contrazione dei fatturati di molti sponsor, probabilmente porterà molti di questi a cercare aree di investimento più produttive delle sponsorizzazioni sportive, il che potrebbe anche portare qualcuno alla chiusura prima di fine anno. Questa eventualità preoccupa molto il massimo organismo del ciclismo internazionale, anch’esso in forte crisi e impossibilitato a dare loro una mano concretamente.
“Sappiamo che tre, quattro, cinque squadre hanno più problemi delle altre – ha detto il Presidente David Lappartient ad ANP. Speriamo che arrivino tutte alla fine della stagione“. Ci sono infatti realtà come quella della CCC che sono a forte rischio sopravvivenza, anche a breve termine: “La nostra Unione sta attraversando una crisi che non conosciamo dalla seconda guerra mondiale” ha aggiunto lo stesso Lappartient che non può permettersi di perdere eventi, e quindi liquidità, soprattutto dai Mondiali che potrebbero spostarsi dalla Svizzera al Medio Oriente in caso di necessità.
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