WorldTour, investimenti sempre più alti: +200 milioni in quattro anni
Il WorldTour maschile ha visto negli ultimi anni un afflusso crescente di investimenti. Secondo i dati rivelati dall’UCI durante un seminario a Nizza all’inizio della settimana, il budget complessivo è aumentato significativamente, portando ad un aumento di quasi 200 milioni negli ultimi cinque anni. Le cifre rivelate all’Unione Ciclistica Internazionale, che non sono state rese pubbliche ma che la Gazzetta della Sport ha potuto visionare, vedono infatti il budget complessivo delle squadre passare da 379 milioni di euro nel 2021 ai 570 milioni di euro del prossimo anno (da segnalare peraltro che nel quattro anni fa erano 19 le squadre della massima serie del ciclismo, che invece ormai è scesa a 18 team).
Un aumento graduale che vede registrare una impennata notevole proprio in vista del prossimo anno visto che si è passati a 430 milioni nel 2022, 473 milioni nel 2023 e 499 milioni nel 2024, con un incremento dunque di 71 milioni previsto per l’anno che verrà, nonché un budget aumentato di oltre il 50% rispetto a quello del 2021. Una crescita esponenziale che nel caso specifico vede anche alcuni investimenti nuovi arrivati nel corso della stagione ormai appena conclusa, con la Red Bull che sicuramente ha una influenza notevole, senza dimenticare l’arrivo anche di Decathlon.
Nuovi sponsor che dunque hanno deciso di investire nel ciclismo, uno sport dove praticamente tutto il giro economico delle squadre si basa sui soldi dei propri partner. “Altra nota da sottolineare – scrive infatti il quotidiano rosa – L’87 per cento di questi 570 milioni, alle squadre, arriva cash dagli sponsor”. Un modello di business che dunque dipende molto dai privati, più che dai risultati, che servono a dare visibilità, ma abbiamo scoperto in questi anni che questa potrebbe anche non bastare. Si nota comunque un benessere generale maggiore, partendo dallo storico contratto milionario di Tadej Pogacar che arriva a toccare otto milioni l’anno fino al 2030, ma passando anche per la crescita del movimento femminile, che ha visto sempre più soldi in entrata.
Non mancano tuttavia ancora le diseguaglianze e se è vero che il budget medio di ogni team è di 32 milioni di euro, la realtà è ben diversa e ci sono squadre che in massima divisione sopravvivono con molto meno, mentre alcune corazzate possono contare su un apporto economico ben maggiore (Ineos Grenadiers, Red Bull – Bora – hansgrohe, Visma | Lease a Bike e UAE Team Emirates, tanto per cominciare). Il che va a riflettersi anche sugli stipendi, indubbiamente. I big possono dunque contare su contratti sempre più ricchi, aumentando la forchetta rispetto a coloro che prendono meno (anche se lo stipendio minimo è aumentato gradualmente negli ultimi anni).
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |