UCI, confermate le sanzioni ad atleti e squadre russe e bielorusse

Lā€™UCI continua a seguire il solco tracciato dal CIO. Il Comitato direttivo della federazione internazionale, riunitosi a Hoogerheide a margine dei Campionati del mondo di ciclocross, si allinea alla risoluzione del CIO per il ritorno degli atleti russi e bielorussi. Dopo le proposte del vertice olimpico del 9 dicembre, il Consiglio esecutivo del Comitato olimpico internazionale ne ha adottato le proposte riguardo lā€™eventuale ritorno alle competizioni degli atleti russi e bielorussi, in particolare con lo sguardo rivolto ai prossimi Giochi olimpici di Parigi 2024, ma anche ai Campionati mondiali. Proposte che, ad oggi, non prevedono una decisione definitiva sul ritorno dei russi e dei bielorussi alle competizioni internazionali, i quali tuttavia al momento, per poter competere, devono adempiere ad alcune condizioni, correndo ancora sotto bandiera neutra.

Tra le condizioni previste per il ritorno e accettate dallā€™UCI, gli atleti di questi due Paesi sarebbero dunque considerati atleti neutrali e non rappresenterebbero il loro Paese o alcuna organizzazione del loro Paese, come giĆ  ĆØ il caso per lā€™UCI dopo le decisioni dello scorso anno che avevano portato alla chiusura della Gazprom ā€“ Rusvelo. Devono inoltre ā€œrispettare pienamente la Carta olimpicaā€, che prevede che non ci sia alcuna forma di sostegno dirguardo la guerra in Ucraina, oltre ovviamente al rispetto del Codice mondiale antidoping. Questo perchĆ© nel 2020 il TAS di Losanna ha ribadito che le autoritĆ  russe hanno manipolato per diversi anni i risultati del laboratorio antidoping di Mosca per nascondere un sistema di doping organizzato.

Il CIO ribadisce dunque la propria ā€œmissione unificatrice, soprattutto in tempo di guerraā€, ma sottolinea come ā€œnessun atleta dovrebbe essere bandito dalle competizioni solo sulla base del suo passaportoā€. Resta tuttavia chiaramente il divieto da parte di CIO e UCI di organizzare eventi sportivi internazionali riconosciuti da una federazione internazionale nei due Paesi alleati. Questo vale, come sottolinea lā€™UCI, anche per i campionati nazionali di Russia e Bielorussia, che non saranno riconosciuti come eventi ufficiali dalla federazione internazionale.

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