UAE Tour 2025, Jasper Philipsen evita il cartellino giallo per buona fede: “Non mi sono reso conto di aver fatto qualcosa di male”

Jasper Philipsen commenta la penalizzazione subita ieri al traguardo della prima tappa dell’UAE Tour 2025. Secondo al traguardo, il belga nel finale si è arreso alla potenza di Jonathan Milan, deviando la sua traiettoria nel momento in cui ha interrotto il suo sforzo. Una manovra che ha tuttavia ostacolato Finn Fisher-Black, che stava rimontando a grande velocità ed era già stato costretto in precedenza a deviare la sua traiettoria per il legittimo taglio del velocista della Alpecin-Deceuninck. Il neozelandese aveva così deciso di aggirare il rivale, prima che questi si spostasse nuovamente, costringendo il portacolori della Red Bull – Bora  – hansgrohe a frenare per evitare l’impatto.

“Non è stata una manovra intenzionale – ha spiegato il corridore fiammingo a HLN, retrocesso quindi in 52ª posizione – Lo si può vedere dalle immagini: guardo sopra la mia spalla destra e poi sterzo a sinistra. Non mi sono reso conto di aver fatto qualcosa di sbagliato. Pensavo che fosse una sfida a due, non ho visto Fisher-Black. Non è piacevole, ma chi sono io per decidere? Devo accettarlo”.

Dal filmato effettivamente si vede che il vincitore della scorsa Milano-Sanremo controlla prima di spostarsi, per cui appare credibile che non avesse voluto ostacolare il rivale in piena rimonta. La manovra resta comunque chiaramente pericolosa e l’UCI non poteva non punirla, ma la decisione dei giudici non è stata severa e anche le conseguenze sono state abbastanza contenute visto che oltre alla retrocessione c’è stata solo una multa di 500 franchi svizzeri, evitando il cartellino giallo.

“Ho aspettato a lungo il momento giusto – aggiunge – Pogacar è partito da lontano, così come Milan. Ho aspettato fino a 100 metri, ma era ancora troppo lontano. Quando sono rimasto al vento mi è mancato il fiato e mi sono dovuto sedere. Sono stati due minuti difficili su quella piccola salita. Abbiamo fatto valori molto alti ed ero stremato”.

Dopo aver già commentato nel novità regolamentari nelle scorse settimane, spiegando di non avere ancora una posizione netta al riguardo ma sperando in una uniformità di giudizio, il due volte secondo classificato nelle ultime due edizioni della Parigi – Roubaix sembra ora voler fare più attenzione negli sprint, la sua disciplina di predilezione, nella quale comunque in questi anni non sono mancate le polemiche per lui. “Devo essere ancora più attento, ma nella foga del momento, e quando si è completamente concentrati, non è facile – conclude – Ma cercherò di mettermelo in testa. Ci sono nuove regole e dovrò adattarmi”

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