UAE Tour 2025, il parere di Greg van Avermaet: “Philipsen non era da declassare, per le decisioni disciplinari serve una commissione di ex-corridori”

La stagione 2025 è iniziata con diversi provvedimenti disciplinari, presi nei confronti di corridori nell’arco delle varie gare. È successo a Danny van Poppel (Red Bull-Bora-hansgrohe) al Tour Down Under 2025, a Iván Romeo (Movistar) alla Volta Valenciana 2025, a Ruben Guerreiro e Davide de Pretto (Jayco-AlUla) al Tour of Oman 2025 e anche, più recentemente, a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), in occasione della volata che ha deciso la prima tappa dell’UAE Tour 2025. Il velocista belga aveva effettuato un cambio di direzione proprio negli ultimissimi metri, venendo sanzionato con il declassamento (era arrivato secondo), ma non con quel cartellino giallo di recente introdotto nel regolamento generale dell’UCI.
Sul caso si sono aperte alcune discussioni, che hanno portato anche a riflessioni di carattere generale: “Quello che è successo con Philipsen è molto interessante – le parole di Greg van Avermaet, che da poco ha chiuso la carriera da corridore professionista, raccolte da Sporza – Il suo è stato più un moto di delusione per ressere arrivato secondo, per quello ha sterzato. È giusto che non sia stato ammonito e o non lo avrei neanche declassato: la volata era finita e la velocità non era più elevata. Ma in altre situazioni, un episodio simile avrebbe potuto essere da cartellino giallo”.
Il campione olimpico di Rio 2016 aggiunge: “In ogni caso, chiunque sia quello che decide i cartellini gialli, deve essere in grado di stabilire con chiarezza cosa vale un’ammonizione e cosa no. E per questo penso che sia importante che siano persone che abbiamo corso a decidere su queste materie. Gli ex corridori si sono trovati in queste situazioni nel corso della loro carriera e possono valutare meglio le cose. Se non ti ci sei trovato, è difficile giudicare quelle situazioni“.
Van Avermaet propone una sorta di calcistica “Sala-VAR”, parlando di una “piccola commissione di ex corridori per gestire i cartellini gialli e, in generale, i provvedimenti disciplinari. Poi, non sarebbe necessario essere presenti alla corsa, basta guardare le immagini. Potrebbe essere una delle misure valide per rendere il ciclismo più sicuro”.
Tutto il sito al 50% per i saldi di Ekoï! |
Prova i Saldi di Alltricks: Fino al 40% di sconto su migliaia di prodotti per la bici |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |