UAE Team Emirates XRG, Isaac Del Toro: “Non credo di essere un super talento. Se vedeste quanto lavoro per avere successo, non lo definireste talento”
Il messicano è anche tornato a parlare della sconfitta al Giro d'Italia e del 'litigio' con Richard Carapaz: "Non so se sia ancora arrabbiato, non abbiamo più parlato da allora. Con lui non ho alcun rapporto"
Isaac Del Toro si è affermato nel 2025 come nuovo fenomeno del ciclismo mondiale. Il portacolori della UAE Team Emirates XRG è stato in grado di conquistare ben 18 vittorie nel corso dell’ultima stagione, imponendosi sia in corse di un giorno che in brevi gare a tappe, ma soprattutto è arrivato a giocarsi il successo finale al Giro d’Italia, perdendo solo alla penultima tappa la Maglia Rosa vestita per undici giorni. Risultati e prestazioni che hanno portato a definire il messicano un talento puro e il possibile erede del compagno di squadra Tadej Pogačar, ma per il 22enne il termine talento è troppo semplicistico e non evidenzia tutto il lavoro che viene fatto per poter raggiungere questo livello.
“Se vedeste quanto lavoro per avere successo, non lo definireste talento – ha dichiarato Del Toro in un’intervista a Cyclingnews – Forse alcuni corridori hanno qualcosa che li rende migliori di altri, ma forse è solo una questione mentale e forse lavoriamo semplicemente sodo per essere la versione migliore di noi stessi. Non credo di essere un super talento. Voglio credere di lavorare abbastanza per poter essere al top”.
“Mi sento privilegiato ad essere in questa posizione – ha proseguito il messicano – So che non è normale e quindi sono grato alla squadra e a tutte le persone che mi circondano per il loro aiuto […] Sono cresciuto come corridore, lo dimostrano i miei numeri, ma sono cresciuto anche come persona”.
Il 22enne è poi tornato sulla sconfitta alla Corsa Rosa: “Ancora oggi mi brucia un po’, non è certo il modo in cui vorresti perdere una gara dopo averla condotta per così tanto tempo. Avrei voluto concluderla in modo diverso, ma ero a un passo dalla vittoria. Prima del Giro non avrei mai immaginato di ottenere un successo così grande. È stato comunque un enorme passo avanti nella mia carriera. Mi ha insegnato molto e mi ha fatto capire che tipo di corridore e di persona voglio essere in futuro. Apprezzo anche tutte le opportunità che ho avuto nella mia vita fino ad ora, so che possono svanire rapidamente, quindi devo essere grato”.
Un Giro perso per il famigerato ‘litigio’ con Richard Carapaz sul Colle delle Finestre, dopo il quale Del Toro non ha più avuto modo di confrontarsi con l’ecuadoriano: “Non so se sia ancora arrabbiato, non abbiamo più parlato da allora, ma da parte mia non c’è nulla di personale. Ho molti amici nel gruppo e non ho problemi con nessuno, ma con lui non ho alcun rapporto“.
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