UAE Team Emirates, Jay Vine salta il Tour Down Under: “Non andrò in Australia, voglio correre di più in Europa”

Jay Vine non difenderà il titolo al Tour Down Under 2024. Vincitore della passata edizione, il corridore della UAE Team Emirates avrà infatti una lunga stagione ad attenderlo e ha deciso di puntare su altri obiettivi nella stagione ormai alle porte. Il corridore di Canberra, salito alle luci della ribalta durante la Vuelta a España 2022 vincendo due tappe è stato infatti inserito sia nella selezione per Giro d’Italia che in quella per la Vuelta a España, con lo scopo di aiutare i suoi capitani a conquistare il GT italiano e quello iberico, sperando chiaramente di avere anche qualche carta da giocarsi in prima persona.

Oltre a non partecipare alla corsa di casa, Vine non difenderà neanche il titolo australiano a cronometro conquistato nel 2023, come ha rivelato durante il ritiro della squadra in Spagna. “Farò di nuovo Giro e Vuelta e perciò dovrò correre fino a settembre se rispetterò questo piano corse, quindi abbiamo deciso di non andare in Australia e di non partecipare ai Campionati Nazionali e al Tour Down Under”, spiega in proposito a Cyclingnews, citando anche un percorso semplificato che ha dato un’ulteriore motivazione alla sua decisione.

Presa un mese fa, la scelta arriva anche in seguito a quanto successo lo scorso anno, con un infortunio all’UAE Tour che lo ha bloccato a lungo nella prima parte di stagione, impedendogli di correre in Europa prima della Corsa Rosa: “L’anno scorso non ho fatto nessuna delle corse a cui puntavo prima del Giro, ci sono andato direttamente dopo l’infortunio, ma quest’anno voglio essere in grado di competere in Europa, quindi abbiamo deciso che il Tour Down Under non è fattibile”.

Un’altra ragione è che il ventottenne quest’anno ha terminato la sua stagione al Giro di Turchia a metà ottobre. “Alla fine dei conti, recuperare così rapidamente non è possibile. Non sono bravo come Tadej (Pogačar). Forse lui può vincere il Lombardia e fare lo stesso nel febbraio successivo con uno sforzo di 7 Watt per chilo, io non ci riesco”. Dovrà dunque attendere per vincere sulla mitica ascesa di Willunga Hill, forse il traguardo più prestigioso nel suo paese: “È una salita davvero dura. Il mio sogno è vincere lì, ma i numeri che devi fare su quella ascesa… Tutti si presentano in forma smagliante, ma io dovrei prepararmi da ottobre, non finire a metà ottobre, fare una pausa e poi ricominciare a metà novembre. Non è possibile”.

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