Tirreno-Adriatico 2025, Cian Uijtdebroeks in lacrime all’arrivo: “Un incubo, sto rivivendo i sintomi dello scorso anno”

Le speranze di Cian Uijtdebroeks alla Tirreno-Adriatico 2025 si sono infrante sulla salita di Frontignano. Pur non avendo brillato sinora, il giovane belga era ancora nelle posizioni alte di classifica e in vista della tappa regina sognava di poter dimostrare il suo valore nella ascesa decisiva, non necessariamente per vincere ma quantomeno per confermarsi al livello dei migliori. La tappa ha invece restituito tutto un altro verdetto, con il leader della Visma|Lease a Bike arrivato 46° al traguardo, a oltre tre minuti, scivolando così al 33° posto in una classifica generale che a questo punto è fissata, a 4’08” da Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG).

“Ho dovuto affrontare di nuovo i sintomi dell’anno scorso – ha commentato in lacrime all’arrivo ai microfoni di Sporza – La mia frequenza cardiaca era di 150, ma non andavo avanti e avevo di nuovo quella sensazione di noia nelle gambe. Sto rivivendo quello che mi è successo l’anno scorso, è uno schifo. Pensavo di essermene liberato, ma ora dobbiamo ricominciare a cercare”.

Prima della Corsa dei Due Mari, a cui era arrivato senza brillare, ma comunque con un buon piazzamento al Tour of Oman che sembrava promettente, il 22enne aveva dichiarato di non essere stato al meglio fisicamente nella passata stagione e sperava di aver corretto il problema durante questi mesi di pausa. “Durante l’inverno mi sono concentrato sulla schiena e i problemi che avevo sono stati risolti”, aveva dunque spiegato con ottimismo e fiducia, ritrovando quel sorriso sincero che lo contraddistingue.

Tutto invece è andato in frantumi nella tappa di ieri, quando il dolore “era già presente dai primi metri della salita”, facendolo ripiombare nell’incubo che pensava di essersi lasciato alle spalle: “Mi sentivo esattamente come l’anno scorso: spento. Non riuscivo ad andare avanti. È tornato di nuovo…”, ha concluso con la voce rotta dall’emozione e gli occhi gonfi.

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