RedBull-Bora-hansgrohe, Primož Roglič guarda al 2025: “Sì al Tour, ma potrebbe non essere obiettivo principale”

Dopo aver dovuto fermarsi anzitempo in un 2024 segnato ancora una volta dalla sfortuna, Primož Roglič si gode questo periodo di riposo cominciando a volgere lo sguardo al nuovo anno. Intervistato da RaiSport a margine di un evento da lui organizzato, lo sloveno appare sorridente e sereno al termine del suo primo anno in maglia Red Bull – Bora – hansgrohe, che lo ha visto ancora una volta capace di portarsi a casa un grande giro grazie al successo alla Vuelta a España. Una ennesima dimostrazione di resilienza e tenacia per il classe 1989,  reduce dal ritiro dal Tour de France e dalla frattura di una vertebra.

“Nella vita non ci sono solo successi e momenti alti, ma anche le cadute – spiega – Conta il fatto di rialzarsi sempre. Bisogna riprovarci ancora e ancora, ma penso soprattutto che devo tenere bene a mente che le cose torneranno al proprio posto. In questo modo è più facile andare avanti. In seguito, sono arrivato ad un certo punto, alla fine, che non avevo semplicemente più energie per correre. Avevo esaurito il serbatoio per quest’anno, una stagione che mi rende fiero per tutto quello che abbiamo raggiunto con la squadra“.

Ancora una volta la delusione maggiore è stata alla Grande Boucle, al quale è arrivato in condizioni incerte per la caduta di aprile, anche se la vittoria al Giro del Delfinato aveva dato grande morale, ma una nuova caduta lo ha visto costretto poi a fermarsi. Il 35enne prova a prenderla con il sorriso, ma con un fondo di verità probabilmente che lascia trasparire come forse sappia  che il suo grande sogno rischia di non avverarsi più: “Il Tour sarà sicuramente in calendario, ma non so dire se sarà l’obiettivo principale. Forse è meglio che mi scelga qualche altra gara come obiettivo stagionale, e che il tour semplicemente capiti… Di corse ce ne sono abbastanza, troverò le mie sfide”.

Al momento comunque spiega di non avere ancora preso una decisione, che ovviamente potrà dipendere anche dai percorsi che saranno presentati, con l’ipotesi Giro d’Italia che resta chiaramente sul tavolo per questo suo secondo anno con la maglia del team tedesco. Secondo alcuni potrebbe essere anche l’ultimo della sua carriera, ma al momento non è un pensiero sul quale sta ragionando. “Non penso al ritiro, non è qualcosa che mi assilla. Non penso al dove e quanto, sono qui e correrò fin quando avrà motivazioni per farlo, finché correre mi renderà felice. Non voglio proiettare il pensiero troppo avanti, vivo questo momento giorno per giorno”.

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