Parigi-Roubaix 2025, il “segreto” di Wout Van Aert: utilizzerà un sistema che gli permette di regolare la pressione degli pneumatici in corsa

Wout van Aert potrà fare affidamento su “un’arma segreta” per la Parigi-Roubaix 2025. Dopo una lunga fase di sperimentazione e dopo aver già ottenuto i primi risultati positivi grazie all’utilizzo di questo strumento, per l’Inferno del Nord il fuoriclasse belga utilizzerà per la prima volta il sistema Gravaa, strumento che permette, tramite l’utilizzo di un piccolo compressore e di un tubo collegato ad uno dei raggi della ruota, di regolare la pressione degli pneumatici direttamente in corsa. Il funzionamento è molto semplice: sul manubrio vengono installati due pulsanti che permettono di abbassare o alzare a piacimento la pressione, permettendo così ai corridori di abbassarla in occasione dei tratti di pavé e di rialzarla quando è il momento di affrontare tratti in asfalto.

La Parigi-Roubaix non sarà la prima corsa in cui la formazione neerlandese utilizzerà Gravaa, tecnologia già testata proprio nella Monumento francese nel 2023 (quando la utilizzarono solo Affini, Laporte e Van Baarle) e che poi ha affrontato un lungo processo di sviluppo, tanto che lo scorso anno nessuno l’ha utilizzata, mentre quest’anno è già stata strumento importante per permettere al giovane Matthew Brennan di vincere il GP Denain e a Pauline Ferrand-Prevot di conquistare il podio al Giro delle Fiandre. “I dati dei test dimostrano che questo strumento porta benefici, ma vogliamo ottimizzarlo al meglio prima di reintrodurlo in gara”, aveva spiegato lo scorso anno il responsabile dell’equipaggiamento Visma, Jenco Drost, e ora è arrivato il momento di sfruttarlo anche per i big.

“Ringraziamo la Visma per averci aiutato a sviluppare questo sistema – dichiara John Zopfi di Gravaa – Adesso è più facile controllare la bici, i tempi di risposta sono più rapidi e sono migliorate anche le prestazioni della pompa. Il sistema è diventato più affidabile. Il feedback che abbiamo ricevuto è eccellente e i risultati si vedono anche ad occhio nudo: i corridori delle altre squadre sono totalmente sballottati mentre chi utilizza il nostro sistema riesce a pedalare molto più fluidamente”.

Sebbene sulla carta questo strumento rappresenti un grande vantaggio, utilizzarlo comporta anche degli svantaggi, come spiega l’ex corridore della Visma Nathan Van Hooydonck: “Il sistema è utilizzabile quante volte vuoi perché finché pedali la batteria si ricarica. Il problema è che per rigonfiare gli pneumatici è necessario pedalare un po’ più intensamente e di conseguenza sull’asfalto è necessario produrre un po’ più di potenza rispetto agli avversari”.

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