Parigi-Roubaix 2023, Filippo Ganna vuole riprovarci: “È uno sforzo diverso dalle mie caratteristiche, ma vedremo”

Hanno la forma di un sasso duro e pesante i sogni di Filippo Ganna. Attualmente impegnato agli Europei su Pista a Grenchen 2023, il portacolori della Ineos Grenadiers è reduce da un bell’esordio stagionale su strada (è stato secondo alla Vuelta a San Juan 2023) a cui spera possa seguire una primavera altrettanto entusiasmante. Il verbanese, infatti, dovrà in parte riscattare un 2022 che, almeno per quanto riguarda la strada, non è andato che sperato. Per farlo si è posto obiettivi importanti, tra i quali due Classiche Monumento: la Milano – Sanremo e la Parigi – Roubaix; è proprio nell’Inferno del Nord che il classe 1996 spera di trovare un nuovo paradiso.

Il detentore di tre record mondiali su pista ha parlato con CylclingNews di quello che ha imparato nella scorsa edizione: “Ho imparato che devi conservare le energie prima della foresta di Arenberg e provare ad arrivarci il più fresco possibile; è anche importante mangiare e bere prima, perché dopo è tutto destra sinistra, sinistra e destra. L’anno scorso il mio problema è stato che avevo passato una settimana a letto dopo la Tirreno – Adriatico e poi ho inseguito la condizione. Devi arrivare al 100% alle corse, perché alla Parigi – Roubaix metà gruppo lavora per i leader è l’altra metà è leader”.

“Se compari lo sforzo a quello del Record dell’Ora, per esempio, in quel caso sei a tutta per sessanta minuti – ha aggiunto il due volte campione del mondo a cronometro – A Roubaix, invece, puoi recuperare un po’ in gruppo, ma poi sulle pietre devi dare tutto per cinque minuti. È uno sforzo di alti e bassi ed è diverso dalle mie caratteristiche, ma vedremo“.

Già vincitore della Roubaix riservata agli juniores, il piemontese sogna quindi di ripetersi anche tra i grandi: “Sì è un sogno. Ma puoi anche non amare la corsa perché è così. Però è una corsa fantastica, è la storia del ciclismo”.

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