Parigi 2024, il CT belga Sven Vanthourenhout in ricognizione sul percorso: “Sembra una classica del Nord”

Sven Vanthourenhout è fiducioso dopo la ricognizione sul percorso dei Giochi di Parigi 2024. L’allenatore del Belgio nei giorni scorsi ha svolto in bicicletta una ricognizione per le strade della capitale francese, non solo affrontando le vie e il circuito che i corridori disputeranno per la gara su strada dei Giochi, ma anche i 32,4 chilometri della prova contro il tempo. Per la corsa parigina sono previsti 273 chilometri con diversi strappi che ricordano quasi una classica fiamminga e secondo il 42enne belga il percorso è pieno di insidie, con diversi strappi non segnalati ufficialmente che potrebbero mettere in difficoltà i corridori.

“Per un percorso urbano, la bicicletta è spesso il metodo più efficace per esplorare –  le parole di Sven Vanthourenhout a La Dernière Heure dopo la ricognizione sulle strade parigine – Ad esempio, ci sono strade a senso unico che non puoi percorrere in macchina. Ho percorso l’intero percorso a cronometro, il circuito della corsa su strada e buona parte del tratto iniziale. Dovremo essere vigili in questa prima parte, perché il percorso è impegnativo con dieci strappi. Il terreno si presta ad una corsa dinamica e poiché si tratta di un gruppo molto ristretto (solo 90 corridori al via in questa edizione, ndr), la cors si potrebbe già decidere se si dovesse formare un gruppetto con dei big all’interno”.

Analizzando nello specifico il percorso della gara a cinque cerchi, non c’è solo la salita di Montmartre per fare differenza, ma anche altri strappi molto pericolosi: “Cinque chilometri a monte c’è un altro strappo con il ciottolato cittadino che è molto pericolosa, anche se non è indicata sulla scheda ufficiale. È poco più di un chilometro al 4% e questo mi ricorda il luogo in cui Alaphilippe ha forzato durante i Mondiali di Leuven. La particolarità di questo percorso è che il gruppo passa più volte da ampi viali a strade più strette. Il posizionamento sarà quindi fondamentale su un percorso che mi ricorda una classica fiamminga”. 

Per il Belgio ci sono diversi uomini adatti per questo tipo di percorso, portando sicuramente a lasciare fuori anche nomi importanti visto che, malgrado abbia il numero massimo di convocazioni possibili, potrà scegliere solo quattro nomi (di cui due che partecipano anche ad un’altra specialità, pista o crono). “Evenepoel, Van Aert, De Lie, Philipsen, Benoot, Lampaert, Stuyven” sono dunque tra coloro “che possono brillare su questo percorso”; il che conferma che “non sarà semplice mettere nero su bianco una selezione”.

Infine, non manca anche una analisi del percorso della cronometro: “Mi ricorda il mondiale di Stirling, dove vinse Evenepoel – sottolinea Vanthourenhout – Se eliminiamo l’ultimo chilometro difficile, lo sforzo sarà abbastanza simile, con lunghi rettilinei, in leggera salita all’inizio. L’aerodinamica di Remco e la potenza di Wout saranno importanti, anche se Joshua Tarling è il mio favorito”.

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