Movistar, Nairo Quintana conferma il suo programma oltre al Giro: “Sarò anche alla Vuelta per aiutare Mas”
Nairo Quintana si prepara alla sua 16ª stagione da professionista. Dopo un 2024 senza vittorie ma che comunque lo ha visto in alcune occasioni riavvicinarsi ai suoi livelli migliori, il colombiano ha già ben chiari in mente quelli che saranno i suoi obiettivi per la prossima stagione, la sua decima in maglia Movistar, che lo vedrà impegnato anzitutto al Giro d’Italia. Intervistato da Marca in occasione della presentazione della squadra a Madrid, lo scalatore di Cómbita ha commentato il suo programma per il prossimo anno e i nuovi arrivi della formazione iberica, tra cui spicca il nome di Pablo Castrillo.
“Tutti questi anni correndo in bici per me sono stati come una benedizione – spiega Quintana – Io amo quello che faccio, correre in bici, ed essere parte di questa squadra è una cosa che mi rende davvero felice. L’inverno è andato molto bene, siamo stati a Valencia per due settimane di allenamento che sono state molto positive. Io mi sento bene, riesco ad avere ottimi numeri e ho ancora voglia di godermi le competizioni, sono pronto. Inizierò la mia stagione alla Challenge Marllorca, poi farò la Clasica de Almeria, Tirreno-Adriatico, Giro di Catalogna e mi concentrerò sul Giro dato che è uno dei miei grandi obiettivi. Il mio calendario sarà simile a quello della passata stagione. Poi la mia idea è quella di esserci anche alla Vuelta per aiutare Enric Mas a conquistare il podio o magari qualcosa di più”.
Per quello che riguarda i giovani talenti della Movistar, inoltre, Quintana sottolinea come sia importante non esagerare con la pressione ma permettere ai corridori di crescere con le giuste tempistiche: “Pablo Castrillo è uno di quei corridori in grado di rafforzare la squadra, ma bisogna avere calma e non schiacciarlo sotto la pressione. Sicuramente lui stesso farà i passi giusti e sarà già in grado di regalare soddisfazioni. Ad esempio abbiamo visto anche Ivan Romeo che ha vinto l’oro a cronometro U23 a Zurigo. Noi dobbiamo soltanto mettere a disposizione la nostra esperienza senza caricarli troppo di pressione. È vero che Castrillo ha 23 anni e io a quell’età avevo fatto secondo al Tour, ma tutti siamo diversi. Lui ha già dimostrato quello che sa fare e dobbiamo permettergli di continuare a divertirsi”.
In conclusione il classe 1990 commenta anche le voci che vogliono Alejandro Valverde, uno dei suoi storici compagni di squadra in Movistar, come prossimo CT della nazionale spagnola: “Alejandro ha sempre fatto bene con la nazionale e ha sempre dato tutto se stesso per aiutare a vincere, e anche questa volta sarà così. Ha un grande occhio e tantissima esperienza, è un corridore fortissimo e uno degli atleti più di successo nella storia del ciclismo, la Spagna sarà fortunata ad averlo alla guida della nazionale“.
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |