Mondiali 2025, MTB al posto della strada per Mathieu van der Poel? “Non se valga la pena andare in Rwanda, voglio l’iride in MTB”

Mathieu van der Poel potrebbe andare a caccia di un nuovo Mondiale nel 2025. Già capace di trionfare in tre discipline diverse grazie al titolo nel Gravel che pochi giorni fa si è aggiunto ai sei titoli nel ciclocross e a quello su strada di Glasgow, il fenomeno neerlandese potrebbe finalmente riuscire il prossimo anno a concretizzare un progetto che sta accantonando da qualche anno, dopo essere stato nel 2019 campione europeo. Sulle orme di Tom Pidcock, che mentre lui vinceva in Scozia su strada si prendeva il titolo in MTB (specialità in cui vanta anche due ori olimpici), il corridore della Alpecin – Dececuninck potrebbe scegliere di rinunciare il prossimo anno a provarci su strada per cercare di fare un poker sinora mai riuscito a nessuno in campo maschile (tra le donne c’è invece riuscita Pauline Ferrand-Prévot).

Ad aiutare la scelta del classe 1995, il percorso annunciato nelle scorse settimane dall’UCI per l’appuntamento in Rwanda. Capace quest’anno di ottenere un ottimo bronzo, su un percorso sicuramente impegnativo, MVDP sembra dubbioso sul fatto di poter essere competitivo anche nella corsa che si snoderà attorno a Kigali, con un dislivello complessivo annunciato di quasi 5.500 metri.

“Non so se ne valga la pena di andare in Africa – spiega intervista dal quotidiano nazionale AD – Non ho mai nascosto il fatto di voler anche il titolo mondiale in mountain bike. È diventato un po’ difficile, perché le gare su strada hanno avuto la priorità. Dipende da come riuscirò a suddividere esattamente la stagione, ma sarebbe fantastico se riuscissi finalmente a farne un vero obiettivo”.

I Mondiali di Mountain Bike 2025 si terranno il prossimo settembre a Zermatt, in Svizzera, in un periodo chiaramente incompatibile con quelli su strada, ma la possibilità di non fare la trasferta in Africa apre chiaramente la possibilità ad una alternativa di questo tipo. Se le prossime settimane saranno ora di meritato riposo per un corridore che quest’anno ha ottenuto due titoli iridati, due Monumento e numerosi successi fra strada e ciclocross, nella sua mente cominceranno sicuramente anche i ragionamenti sulla prossima stagione.

Prima di tutto resta da capire se partecipare alla stagione invernale, dove in generale rimane l’obiettivo di essere il più titolato di sempre nei mondiali della specialità, ma è chiaro che tutto è collegato  e se la strada diventa sempre più la specialità attorno a cui  far ruotare il resto, gli spunti di riflessione non mancano

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