Mark Cavendish minacciato con un coltello davanti ai figli nel corso di una rapina in casa

Terrificanti dettagli quelli che emergono nel corso del processo per la rapina a mano armata avvenuta il 27 novembre 2021 a casa di Mark Cavendish. Sul banco degli imputati tre persone, due delle quali si sono dichiarate innocenti, mentre la terza, il cui DNA è stato trovato sulla scena del crimine, ha ammesso la sua colpevolezza. Secondo i pubblici ministeri, gli indagati hanno minacciato il campione britannico, che era da poco uscito dall’ospedale dopo il terribile infortunio alla Sei Giorni di Gand, con un coltello mentre la moglie, che era stata la prima ad accorgersi di quanto successo trovando gli intrusi al piano inferiore, aveva nascosto  il figlio di tre anni sotto il piumone.

Allertata da alcuni rumori in casa, Peta Cavendish ha sentito delle voci maschili provenire dalla cucina. “Si è accorta di figure di persone che si muovevano  nella sua direzione – ha raccontato l’accusa – È dunque corsa indietro verso le scale, gridando al marito di tornare in camera da letto”. I rapinatori sono tuttavia riusciti ad arrivare in camera per avventarsi su Cavendish, colpendolo con dei pugni e immobilizzandolo prima di minacciarlo.

Un momento di grande spavento per tutta la famiglia, come racconta il procuratore Edward Renvoize: “Uno dei due ha estratto un coltello e ha minacciato di pugnalarlo davanti ai figli” al culmine di quella che è stata definita “una invasione pianificata e ben eseguita della casa di un individuo ben noto con l’intenzione di rubare oggetti di alto valore”. In particolare nel mirino ci sarebbero stati gli orologi Richard Mille di proprietà del classe 1985, il cui valore complessivo è di oltre 700.000 euro. Oltre a questi, i rapinatori hanno inoltre portato via i telefoni cellulari di Cavendish e della moglie, nonché alcune valigie di Louis Vitton.

Non sarebbe stata invece toccata la cassaforte dopo che Cavendish ha spiegato loro che era vuota, perché in seguito ad una precedente rapina non veniva più usata. I rapinatori si sono dunque fatti aprire i cancelli, potendo così lasciare l’abitazione dall’ingresso principale alle 2:32 del mattino. Accusati di rapina e aggressione a mano armata, i tre uomini conosceranno il verdetto nell’arco di circa due settimane.

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