Lidl-Trek, Mads Pedersen ha riportato una frattura alla scapola nella caduta della 5ª tappa del Tour: “Avrebbero dovuto declassare due corridori in quello sprint”
Dopo la caduta e il conseguente ritiro dal Tour de France 2024, Mads Pedersen e la sua squadra non nascondono la delusione e la rabbia. Finito a terra nel corso dello sprint della quinta tappa, poi vinta da Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), il velocista della Lidl – Trek è stato costretto dopo pochi giorni al ritiro dato che gli infortuni riportati non gli permettevano di continuare nelle fatiche della Grande Boucle. Dopo le grandi aspettative della vigilia, dover interrompere in modo così brusco la corsa è stata una grande delusione per il danese, e così anche per la sua squadra, che proprio su di lui riponeva tante speranze per conquistare una tappa.
Proprio di questo ha parlato, nel corso del talkshow di NOS De Avondetappe, il direttore sportivo della formazione statunitense Steven De Jongh, che ha anche fornito qualche informazione in più sulle condizioni del suo corridore, uno dei favoriti per la prova olimpica del prossimo 3 agosto: “In questi giorni Mads è tornato per la prima volta in bici. Le sue condizioni stanno migliorando ma gli è stata riscontrata una frattura alla scapola. La sua caduta è stata una grossa delusione. Avevamo la tappa 8 e la tappa 9 nel mirino. Specialmente nell’ottava frazione c’era un finale perfetto per Mads. Non poter partire quel giorno è stata una pillola amara”.
Il dirigente neerlandese ha poi parlato proprio della caduta del suo corridore, sottolineando come alcuni altri velocisti, nello specifico Mark Cavendish e Jasper Philipsen, abbiano tenuto un comportamento scorretto tagliando la strada: “Quando rivedo lo sprint della quinta tappa mi arrabbio di nuovo. Secondo me avrebbero dovuto declassare due corridori. Hanno iniziato a sprintare sulla destra e hanno finito sulla sinistra. Due giorni fa (nella tappa numero 14, ndr) è successo con Arnaud Demare. Ha chiuso la porta sulla destra, ma si è spostato solo di mezzo metro. Gli altri due hanno attraversato tutta la strada e non è stato preso alcun provvedimento”.
“Ho parlato con la giuria e loro hanno analizzato solo il comportamento di Bauhaus – ha proseguito De Jongh – Secondo loro Cavendish e Philipsen non hanno fatto nulla di sbagliato. Per me non ha senso. Non riesco davvero a capire. Si sa che se due velocisti partono sulla destra e poi vanno completamente a sinistra tutto il gruppo li segue. E poi per quelli che sono a sinistra… ad un certo punto lo spazio finisce”.
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