Ineos Grenadiers, il coronavirus ha stravolto i programmi di inizio stagione di Richard Carapaz

La pandemia di coronavirus ha reso incerto l’inizio di stagione di Richard Carapaz. Il ciclista ecuadoriano, che pochi giorni fa è stato premiato come miglior sportivo del 2020 nel suo Paese, avrebbe dovuto cominciare la sua stagione di gare in Sudamerica con Vuelta a San Juan e Tour Colombia. Ma entrambe le corse sono state annullate a causa della pandemia di coronavirus, così come il ritiro che la sua squadra aveva programmato in Colombia prima dei due appuntamenti. Dunque il corridore della Ineos Grenadiers continuerà ad allenarsi in Ecuador fino a quando la sua squadra non definirà le corse alle quali parteciperà in Europa.

“Ho avuto un buon periodo di riposo. Quindici giorni fa ho ripreso l’attività con la bicicletta, iniziando ad allenarmi – ha spiegato il corridore a expreso – La questione del calendario non mi è chiara. Il ritiro in Colombia è stato annullato, dove ci avrebbero anche vaccinato”. Poi ha spiegato che “faremo un incontro virtuale con la squadra per analizzare i percorsi dei tre GT: Tour, Giro e Vuelta sono molto allettanti. Definiremo quale percorso è meglio per noi per raggiungere l’obiettivo massimo”.

Carapaz ha anche parlato della possibilità di rappresentare il suo paese alle Olimpiadi di Tokyo, dando la propria disponibilità a partecipare, ma ha spiegato che “non ho avuto contatti con nessuno della Segreteria (dello sport) per sapere se sarei potuto andare. Non so niente, nemmeno se l’Ecuador sarà presente nel ciclismo, so solo che abbiamo tre posti: due su strada e uno a cronometro”. Infine, ha aggiunto che se partecipasse al Tour de France potrebbe arrivare in ottima forma alle Olimpiadi, che si terranno una settimana dopo la conclusione della Grande Boucle.

 

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