Il Lombardia 2025, Remco Evenepoel: “Farò del mio meglio per avvicinarmi alla vittoria. È possibile battere Pogačar, altrimenti non sarei qui”

Per il belga, quella di domani sarà l'ultima gara in maglia Soudal Quick-Step: "Fare un ultimo regalo alla squadra vincendo sarebbe un bel finale"

Remco Evenepoel non nasconde le ambizioni in vista de Il Lombardia 2025. Secondo classificato un anno fa alle spalle di Tadej Pogačar, il 25enne belga spera ovviamente di potersi migliorare e di essere lui ad alzare le braccia al cielo al termine dei 238 chilometri da Como a Bergamo, ma è anche consapevole che non sarà semplice battere il fenomeno sloveno. Il campione olimpico ci proverà in ogni caso, così come ha già tentato a Mondiali ed Europei, con la speranza di regalare un’ultima vittoria alla Soudal Quick-Step, dove ha militato per sette stagioni e con la quale domani correrà l’ultima gara prima del passaggio alla Red Bull-Bora-hansgrohe.

È stato un periodo bellissimo – ha dichiarato Evenepoel nella conferenza stampa pre-gara ricordando gli anni nel Wolfpack – Ci sono stati giorni meno positivi, ma i ricordi più belli prevalgono. Non potrei essere più grato. L’ultima gara per la squadra mi dà una motivazione in più per dare ancora una volta il massimo. Non provo tristezza, devo concentrarmi sulla gara per fare un ultimo regalo alla squadra. Sarebbe un bel finale, una vittoria del genere“.

La vittoria alla Vuelta nel 2022 è il mio ricordo più bello – ha proseguito il belga – È stata una vittoria inaspettata, la prima vittoria della squadra in una classifica generale di un Grande Giro. Era il nostro sogno, ma l’obiettivo iniziale era arrivare tra i primi cinque. Vincere poi a Madrid con solo cinque corridori in squadra è stato davvero speciale”.

Parlando poi della Classica delle Foglie Morte, il 25enne non nasconde di puntare in alto: “Il Lombardia è in cima alla mia lista dei desideri. Mi sto avvicinando sempre di più, dopo il secondo posto dello scorso anno, quindi spero di finire ancora più in alto. Mi sembra di aver corso ad alti livelli nelle ultime settimane. Rispetto a Tadej, è difficile dirlo. Di certo ha corso molto bene quando ha vinto entrambe le prove dei campionati (del mondo ed europei, ndr). Ma sono molto soddisfatto del mio livello. Domani farò del mio meglio per avvicinarmi il più possibile alla vittoria“.

Ma come si può battere Pogačar? “Non devo mettermi troppo sotto pressione. Devo risparmiare energie per la gara, partire dalla mia forza. Tutti sanno quanto è forte, ma dovrò anche stare attento e tenere d’occhio l’andamento della gara. Tutti vorranno batterlo, con piani speciali o meno. Certo, è possibile battere Pogačar, altrimenti non sarei qui. È una gara difficile, ma c’è anche un lungo tratto pianeggiante nel finale. Vedremo come andrà. Mi sento ancora molto bene. Sarà importante non sprecare troppe energie all’inizio. È sicuramente un finale in cui non si può mollare“.

Il campione olimpico ritiene che il punto decisivo sarà l’ultima salita: “Nelle precedenti edizioni con questo percorso, [Pogačar] ha sempre attaccato sulla salita finale del Passo di Ganda. Nelle ultime settimane ha già dimostrato che è difficile stargli dietro una volta che attacca. Possiamo quindi prevedere dove attaccherà, ma molto dipenderà anche dall’andamento della gara fino a quel momento”.

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