Giro del Delfinato 2024, il fuggitivo Mathis Le Berre non si lamenta: “È stata la decisione giusta”
Mathis Le Berre non ha rimpianti dopo la quinta tappa del Giro del Delfinato 2024. In fuga al momento della caduta, e malgrado lo scarso vantaggio non era ancora da escludere che potesse giocarsi la vittoria proprio in ragione delle strade bagnate, il portacolori della Arkéa – B&B Hotels appoggia la decisione della giuria di neutralizzare la corsa, senza dare a nessuno la possibilità di giocarsi il successo. Fermato assieme a Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), con il quale aveva ancora circa trenta secondi di margine al momento della maxi-caduta che ha sconvolto la corsa, il corridore francese avrebbe potuto far più che raccogliere punti per la maglia a pois, con la giuria che per qualche tempo ha probabilmente anche valutato l’ipotesi di concedere loro di correre per la vittoria di tappa, mentre il gruppo avrebbe potuto procedere neutralizzato, ma alla fine l’intera giornata è stata neutralizzata. Niente speranze di vittoria dunque per il generoso corridore transalpino, che appoggia comunque la decisione presa da giuria e organizzazione.
Che finale…
Sin dalla prima discesa sentivo che si scivolava molto, quindi ho avvertito i compagni. Il ragazzo della Uno-X mi è caduto davanti e ho rischiato molto. Fortunatamente avevo lasciato un po’ di margine, ma anche io mi sono preso un bello spavento 2-3 volte e ho dovuto tirare fuori il piede. Era abbastanza caotica
Cosa ha reso qusta tappa così difficile? Le strade non erano buone o ci sono anche questioni legate al materiale?
Per me è tutto le strade. Un miscuglio di gasolio e polvere, che con l’umidità diventa complicatissimo. I materiali ormai li abbiamo tutti buoni
Da parte tua, davanti, come hai vissuto la situazione?
Ovviamente corriamo per vincere. Ma se fossi stato dietro non mi sarebbe piaciuto ripartire. Penso che sia stata la decisione giusta, perché la sicurezza è la cosa più importante
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