dsm-firmenich PostNL, Max Poole pensa a un grande 2025: “Ho fiducia nella squadra e voglio continuare a migliorare”
Max Poole ha portato a termine la sua seconda positiva stagione tra i pro con la dsm-firmenich PostNL. Il giovane corridore britannico in questo 2024 è stato in grado di portarsi a casa i primi successi in carriera, tappa e classifica generale al Tour de Langkawi, ma quello che ha stupito maggiormente è stata la sua consistenza sulle tostissime salite nel corso dell’intera stagione, dall’UAE Tour di marzo fino alla Vuelta a España di settembre, dove è riuscito a collezionare piazzamenti di assoluto prestigio. Parlando in una lunga intervista a Rouleur, il 21enne inglese ha rivelato alcuni momenti importanti del suo percorso verso il professionismo, i suoi obiettivi per il futuro (si parla per lui di un ruolo importante al prossimo Giro d’Italia) e anche quello che ha imparato correndo a fianco a corridori più esperti di lui.
“Penso di aver fatto un passo avanti grazie al gruppo che ho intorno a me in questa squadra. Si lavora sempre con Matt [Winston, ndr] o con l’allenatore e loro hanno un piccolo gruppo che lavora con loro – ricorda Poole, che a marzo ha avuto un brutto incidente sulle strade della Tirreno-Adriatico, che lo ha tenuto lontano dalle corse per cinque mesi – Ho dovuto concentrarmi solo sull’allenamento e su me stesso. Quando sono tornato ad allenarmi dopo l’incidente ho lavorato molto duramente, e quando succede un incidente del genere, si accende un interruttore”.
“Penso che correre un Grand Tour sia sempre qualcosa che si desidera fare da bambini, ricordo di aver guardato il Tour de France in TV quando ero piccolo. Quando sono arrivato a Madrid alla fine della Vuelta è stata una sensazione davvero speciale – sottolinea lo scalatore classe 2003 – Essendo in squadra con Romain [Bardet, ndr], credo che la cosa più importante sia vedere come si comporta al di fuori delle corse. Il modo in cui si prende cura di se stesso nei campi di allenamento e fuori dalla bici è una lezione che ho tratto dal tempo trascorso con lui. Continuare a vedere i miglioramenti è una cosa importante per me. Ho molta fiducia nella squadra e voglio continuare a migliorare ogni anno. Penso che mi aiuteranno a farlo”.
Poole ha detto di trovarsi molto bene all’interno del team neerlandese, dove milita dal 2022 e dove rimarrà almeno fino al 2027. “La struttura della squadra, fin da quando ero nel team di sviluppo, ti aiuta davvero a garantire che tutto sia al suo posto. Ti dà la possibilità di concentrarti al meglio sulle cose importanti e di diventare un corridore migliore. Ovviamente non è adatto a tutti, il che va bene, ma per me ha aiutato a diventare più esperto. Quando sono uscito dalle giovanili avevo un paio di opzioni in termini di squadre a cui rivolgermi. Per me la cosa più importante era poter passare un po’ di tempo nella squadra di sviluppo e poi fare il salto al WorldTour, perché sapevo che mi sarebbe servito un po’ di tempo per ambientarmi. Avere un po’ di tempo come Under 23 ha reso più facile il passaggio al WorldTour l’anno successivo, conoscevo la squadra e avevo già fatto qualche gara con i corridori del WorldTour”.
“Ora non sono più un corridore da classiche, ma mi piaceva molto guardare quelle gare quando ero piccolo. Ora mi piace molto il processo di allenamento, vedere i miglioramenti e poi andare alle gare per cercare di ottenere risultati. Credo che per avere successo ci si debba divertire e vedere i miei progressi è ciò che mi piace. Ora che questo sport sta diventando molto più giovane, bisogna rendersi conto che non funziona per tutti come per Remco [Evenepoel, ndr], ad esempio. Quando si prendono decisioni da giovani, è una cosa molto personale e non bisogna distrarsi. Devi cercare di essere onesto con te stesso, fare ciò che è meglio per te e ciò che ti darà le migliori possibilità”.
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