Belgio, per il CT Serge Pauwels “il divario tra Evenepoel e Pogačar è ancora grande”
Serge Pauwels riconosce che al momento c’è ancora un gap significativo tra Remco Evenepoel e Tadej Pogačar. L’ex corridore belga, che dal novembre dello scorso anno ha assunto il ruolo di CT della nazionale per gli Élite e gli Under-23, ha potuto vivere da vicino alcune delle sfide di quest’anno tra il neo corridore della Red Bull-Bora-hansgrohe e il portacolori della UAE Team Emirates XRG, in due delle quali, le prove in linea di Mondiali ed Europei, il fenomeno sloveno è uscito nettamente vincitore. Anche se Evenepoel è risultato superiore a cronometro, portando a casa due medaglie d’oro e andando anche a riprendere Pogačar nella prova contro il tempo iridata, per il 42enne c’è quindi ancora un certo divario tra i due, ma l’auspicio è che il trasferimento nelle nuova squadra possa portare il bi-campione olimpico ad avvicinarsi progressivamente al campione del mondo ed europeo.
“È la nostra speranza – ha dichiarato Pauwels in un’intervista a DirectVelo – Ho sentito che stanno ancora andando nella galleria del vento, che stanno lavorando con esperti come Dan Bigham. Si tratta di ‘marginal gains’. Per arrivare al livello di Pogačar al Tour o ai Mondiali, ci vorrà sicuramente più di un anno. Ma questa è la sua sfida. E dipende anche da Pogačar: forse sarà meno forte… o ancora più forte. Oggi il divario è ancora grande“.
Il 42enne ha poi commentato il suo primo anno da CT del Belgio: “Penso che il bilancio sia molto positivo. Se guardo alle mie categorie, Élite uomini e Under-23 uomini, abbiamo ottenuto otto medaglie in totale: tre ai Mondiali e cinque agli Europei. Remco è stato fantastico, ma c’era qualcuno ancora più bravo. Senza quest’altro, Remco avrebbe probabilmente vinto due medaglie diverse… ma non si può ragionare in questo modo“.
Il CT belga rivendica la scelta fatta sia ai Mondiali che agli Europei di provare a fare la corsa per cercare di isolare Pogačar: “Ai Mondiali non dobbiamo dimenticare che una settimana prima, durante la cronometro, Remco ci aveva dato speranza. Agli Europei avevamo un piano chiaro: isolare Pogačar e provocare un testa a testa con Remco. Pogačar era ancora più forte, ma il piano c’era. Potremmo anche non fare nulla e aspettare, ma la strategia dipende sempre dal momento, dal leader e dai rapporti di forza“.
Pauwels guarda ora avanti e pensa già ai Mondiali di Montréal: “Se la gara sarà simile all’ultimo GP de Montréal, allora sarà una lunga gara ad eliminazione. In questo caso, bisogna resistere, risparmiare, risparmiare, risparmiare. Un corridore come Tiesj Benoot potrebbe tentare una mossa opportuna. Forse il modo migliore per battere Pogačar è giocare una carta diversa da Remco, che potrà sempre fare la sua corsa in un dato momento”. Una carta che potrebbe anche essere Wout Van Aert: “Mi ha detto di avere ambizioni per Montréal. Quest’anno a Kigali il percorso era troppo difficile per lui, ma mi aspetto una grande primavera da parte sua. Con Wout è sempre una questione di dialogo e trasparenza”.
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