Vuelta a España 2024, Thomas De Gendt al via del suo 25° e ultimo Grande Giro: “Voglio mettere la ciliegina sulla torta con un’ultima vittoria”
Thomas de Gendt si appresta a prendere il via alla Vuelta a España 2024, che sarà il suo ultimo Grande Giro. Il 37enne della Lotto Dstny è arrivato alla conclusione della sua lunga carriera, iniziata nell’ormai lontano 2006 e vuole salutare il mondo del ciclismo concludendo in grande stile proprio sulle strade spagnole. L’obiettivo, così come lo è stato per tanti anni, è sempre quello di vincere una tappa, ma con l’aggiunta di un piccolo record da raggiungere: con una vittoria in questa edizione della Vuelta, infatti, il belga raggiungerebbe le due vittorie in tutti e tre i Grandi Giri, chiudendo un cerchio che si è aperto sullo Stelvio nel 2012 quando vinse al Giro d’Italia.
“È speciale che questo sia il mio ultimo Grand Tour. – commenta il 37enne di Sint-Niklaas – Volevo davvero essere qui un’ultima volta. I GT sono sempre stati speciali per me durante tutta la mia carriera. Sono eccitato e un po’ triste allo stesso tempo che sia l’ultimo. Mi sono preparato con un campo di allenamento in altura e ho lavorato più strettamente con il nutrizionista della squadra per avere il peso perfetto. Con gli anni non è diventato più facile perdere peso prima di un Grand Tour, quindi avevo bisogno di un aiuto extra. Ho dato il massimo con il mio programma di allenamento e l’allenamento al caldo. Voglio iniziare questa Vuelta senza rimpianti e completamente preparato. So che saranno tre settimane dure, ma spero solo di essere al livello giusto per avere una possibilità di vittoria di tappa.”
“Quest’anno ci sono molte opportunità per la fuga alla Vuelta. Proverò il più possibile, quando sentirò di avere buone gambe, e poi vedremo in quale tappa di fuga avrò la possibilità di vincere. Non ho scelto una tappa precisa. La mia ambizione dall’inizio di questa stagione è stata chiara: ottenere un’altra vittoria di tappa alla Vuelta, così da poter raggiungere 2 vittorie di tappa in ogni Grand Tour. Non è che questo cambierà la mia carriera, ma sarebbe un’altra ciliegina sulla torta.”
In conclusione il classe 1986 ricorda alcuni dei suoi momenti più significativi nei 24 GT corsi fino ad ora, a partire dalla vittoria di Saint-Étienne alla Grande Boucle del 2019 fino ad arrivare alla storica tappa innevata dello Stelvio alla Corsa Rosa del 2014: “In questi 16 anni di carriera ho visto molti cambiamenti: il materiale, il modo di correre, l’allenamento, la quantità di staff, la sicurezza nel gruppo, la nutrizione durante, prima e dopo la gara, è in realtà un tipo di ciclismo completamente diverso. Ho un piano: se sono in una grande fuga non aspetterò che gli altri attacchino, ma proverò a farlo io stesso.”
“Il mio ricordo più bello durante i 24 Grand Tour che ho già fatto è sicuramente la vittoria di tappa a Saint-Étienne nel Tour de France del 2019. È stato semplicemente molto emozionante alla fine e uno scenario bellissimo. Un ricordo meno bello è la tappa dello Stelvio quando nel Giro del 2014 nevicava. Faceva un freddo terribile, la gara è durata quattro ore ma nel mio ricordo sembra siano stati tre giorni.”
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