Milano-Torino 2024, il trionfatore Alberto Bettiol: “Non mi aspettavo di vincere così! Sulla salita ho spento il cervello e son partito”
È un Alberto Bettiol sorridente ma molto concentrato quello che ha parlato ai nostri microfoni al termine della Milano-Torino 2024. Il vincitore di questa edizione della corsa più antica del mondo, nel dopo gara, ha voluto tirare le somme di quello che è solamente il quinto successo in una carriera lunga ormai 11 anni. Il 30enne della EF Education – EasyPost ha infatti vinto poco, ma quando lo ha fatto è stato in corse veramente importanti e in modo altamente spettacolare. Nel palmares del corridore toscano ci sono infatti il Giro delle Fiandre, prima corsa conquistata in carriera nel 2019, e poi ancora una tappa al Giro d’Italia 2021 e due cronometro a Etoile de Bessèges e Tour Down Under. Per Bettiol però ciò che conta maggiormente è la costanza e la continuità in un ciclismo che è diventato sempre più competitivo.
Questa mattina eri molto motivato, ti immaginavi di poterla vincere in questo modo con una cavalcata solitaria?
”No, onestamente non mi aspettavo di vincere in questo modo. Mi aspettavo una corsa dura e di essere nel finale in un piccolo gruppetto. Ho visto che la prima salita era già un po’ impegnativa, quindi ho spento il cervello, ho smesso di pensare e ho solo tirato dritto. Come ti avevo già detto questa mattina per me questa corsa era un test per sabato [Milano-Sanremo – ndr] e specialmente per la prossima settimana, quando finalmente inizieranno le classiche del pavé. Volevo testare le mie gambe dopo la Tirreno-Adriatico e ho capito che sono molto buone. Sono contento, non solo per la mia vittoria, ma anche per la squadra, che si merita questo successo. Stiamo faticando con alcuni corridori, ma spero che questa vittoria possa dare una motivazione in più a tutti”.
Lo scorso anno hai vinto il prologo del Tour Down Under, ma per una tua vittoria in una corsa in linea bisogna andare indietro di tre anni al Giro d’Italia 2021.
”Sì, per me sono stati anni difficili per diverse ragioni. Dopo la mia vittoria al Giro delle Fiandre tutti si aspettavano ovviamente molto da me, ma il mondo è cambiato. Era arrivata la pandemia e abbiamo smesso di correre per quasi un anno e poi ho faticato su altri aspetti. È difficile vincere nel ciclismo moderno, ti devi adattare. Io e la mia squadra abbiamo avuto alcune difficoltà, ma alla fine questo risultato ripaga tutti gli sforzi e la motivazione che abbiamo. Ho vinto la Milano-Torino e sono molto felice di aver vinto qui, in Italia, perché sono italiano. Vediamo nelle prossime settimane cos’altro riusciamo a fare”.
Questa è stata una vittoria molto spettacolare, perché dietro c’erano alcuni team molto forti come la Bora-hansgrohe, che però non sono riusciti a riprenderti. Questo vuol dire che forse sabato tra i grandi favoriti ci sarai anche tu?
”Onestamente, io non credo, perché la Milano-Sanremo è una corsa molto più lunga e ci sono grandi campioni, come Van der Poel e Pogacar, che sono molto, molto, molto più forti di me. Proverò comunque a vedere cosa riesco a portarmi a casa da questa corsa. Per me è più una questione di costanza più che un dare tutto per una singola gara. Mi piacerebbe stare tra i migliori più a lungo, ma se alla fine vinco anche è fantastico, come è successo oggi, ma il mio obiettivo è la continuità, essere sempre lì per quasi tutta la stagione”.
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