Tour de France 2025, Kaden Groves: “La mia prima vittoria in solitaria! Peccato non essere riuscito a godermi il finale come avrei voluto”

Kaden Groves si conferma molto più di un velocista al Tour de France 2025. Già capace di trionfare sette volte alla Vuelta a España e due al Giro d’Italia, il corridore australiano raggiunge quota dieci vittorie nei GT in carriera trionfando per la prima volta alla Grande Boucle, entrando così nella ristretta cerchia dei corridori capaci di trionfare nei tre grandi giri. Per farlo si è lanciato in fuga in una giornata impegnativa, con quattro GPM che chiaramente tagliavano fuori le ruote veloci tradizionali, ma non uno come lui, capace nei giorni scorsi di attaccare anche in una tappa di media montagna. Al termine di una corsa di grande intelligenza, durante la quale non ha esitato a gestire lui il ritmo in fuga in salita, il portacolori della Alpecin – Deceuninck regala il terzo successo in questa edizione del Tour al suo team con una bella azione solitaria nel finale.

“Che emozione … – commenta dopo il traguardo – Siamo venuti con più opzioni per vincere con Jasper e Mathieu, ma ora ho avuto anche io la mia possibilità. Sapevo di avere grandi gambe, ma ho sofferto fino all’arrivo. La squadra in questi giorni mi ha lasciato libertà di azione, ma oggi non sapevamo se provarci in vista di domani. Tuttavia, quando è iniziata la pioggia ho voluto provarci perché mi sento sempre bene in queste condizioni, tra acqua e freddo”.

Un successo che gli permette di toccare una nuova vetta in carriera, confermando una evoluzione costante che in questi anni lo ha portato a conquistarsi i suoi spazi in una squadra che in tema di ruote veloci non è di certo messa male. “Vincere al mio primo tentativo è qualcosa di incredibile. Non è il sogno di un bambino perché ho iniziato tardi con il ciclismo, ma dopo aver vinto a Giro e Vuelta mi chiedevano sempre se sarei stato in grado di vincere anche al Tour, e oggi ho dimostrato che lo sono”.

Il classe 1998 racconta poi le decisioni e le mosse che lo hanno portato oggi a trionfare: “Ho voluto giocarmi le mie carte provando a muovermi nelle prime azioni, anche se con la salita iniziale non è stato semplice per niente – aggiunge – Quando ci sono riuscito e c’è stata selezione ho capito che Jorgenson e Wellens si sarebbero studiati, quindi ho cercato di guadagnare il più possibile su di loro. Dopo la caduta Frank van den Broek ha allungato e ho cercato di chiudere. Poi lui e Stewart si sono guardati e ho guadagnato terreno. A quel punto ho dato tutto fino all’arrivo”.

Per lui peraltro è stato tutto nuovo oggi. “È la mia prima vittoria in solitaria – prosegue – E farlo al Tour lo rende ancora più speciale […] Non sono mai stato in una situazione come questa e con la folla non riuscivo a sentire la radio, quindi non mi sono goduto il finale come avrei voluto. Sapevo di avere ancora 30-40 secondi di vantaggio, ma volevo solo arrivare al traguardo il prima possibile…”

Domani sulla carta c’è ancora una buona occasione per lui, che ha dimostrato di essere il velocista che meglio supera le difficoltà altimetriche. Ma per il momento il 26enne di Gympie non vuole pensarci. “Intanto stasera festeggio e mi godo questa vittoria. Sicuramente domani mi godrò anche Parigi, vedremo…”

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