RedBull-Bora-hansgrohe, Aldag sul Tour 2025: “Non è il più difficile di sempre. Aspettiamo il percorso del Giro d’Italia”
Dopo aver visto il percorso del Tour de France 2025 la RedBull-Bora-hansgrohe aspetta quello del Giro d’Italia. Il direttore sportivo del team con licenza tedesca, Rolf Aldag, commentando il percorso della prossima Grande Boucle ha evidenziato come sia veramente impegnativo soprattutto nella seconda e terza settimana. Il DS tedesco non ha voluto sbilanciarsi su chi sarà l’uomo di classifica a caccia della maglia gialla, se Primoz Roglic o qualcun’altro, e ha detto che prima di prendere decisioni bisogna vedere come sarà il percorso della Corsa Rosa, che verrà presentato a Roma il 12 novembre.
“Al Tour bisogna distinguere tra ciò che è difficile e ciò che è duro. La prima parte del Tour è difficile perché nel nord della Francia può esserci molto vento e può essere molto tecnica. Sono felice di essere tornato nel nord: c’è sempre una grande atmosfera – ha detto Aldag dopo la presentazione di ieri – Prima del primo giorno di riposo, e ancor più sui Pirenei, si passa da ‘difficile’ a ‘duro’. È relativamente tardi, ma poi diventa davvero dura. Le tappe più importanti dopo la cronometro di montagna sono davvero dure, con quasi 5.000 metri di dislivello. E poi rimane dura. Perché poi si corre nel caldo e perché poi c’è la possibilità di vento”.
Le tappe più ardue e importanti sono quindi collocate nell’ultima settimana di gara. “Poi si passa alle Alpi e si parla di nuovo di tappe molto, molto dure – sono le parole del tedesco riportate da Velo – La 18esima tappa, con oltre 5.000 metri di dislivello, è durissima e il giorno dopo c’è un’altra tappa di montagna molto dura. Questi giorni sono solo per i migliori. D’altra parte, la 20esima tappa è stata attenuata rispetto alle edizioni precedenti, per poi concludersi con la Sprint Royale di Parigi. Sono contento anche di questo, perché in qualche modo il finale del Tour appartiene a Parigi”.
Tutto sommato, secondo Aldag, il tracciato del prossimo Tour non è eccessivamente difficile. “Conclusione: Non è il Tour più duro di tutti i tempi, ma all’interno di questo Tour ci sono tappe brutalmente difficili e c’è questa partenza molto, molto tecnica. Ora analizzeremo il percorso nel dettaglio, aspetteremo la presentazione del Giro tra qualche settimana e poi decideremo come posizionarci”.
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