Tour de France 2024, nervi tesi in casa UAE Team Emirates dopo la tappa del Galibier
La quarta tappa del Tour de France 2024 ha scaldato gli animi tra i gregari di Tadej Pogacar. Tutti hanno notato il plateale gesto di Joao Almeida nel corso della salita del Col du Galibier, che incitava il suo compagno Juan Ayuso ad andare avanti a tirare, invece che stare in fondo al gruppetto dei migliori. Un movimento del braccio che esprimeva malcontento per la poca sintonia con lo spagnolo della UAE Team Emirates. Sebbene la tappa si sia conclusa nel migliore dei modi, ovvero con la vittoria in solitaria del loro capitano che ha pure indossato la maglia gialla di leader della generale, nelle ore successive il clima all’interno del team emiratino non era dei migliori. Una nostra fonte ci aveva infatti segnalato uno sloveno parecchio nervoso, non si sa per quale motivo, subito dopo l’arrivo di Valloire e che si era poi progressivamente calmato col passare dei minuti.
Subito dopo la conclusione della quarta frazione il primo a parlare dell’accaduto era stato Adam Yates, che avrebbe dovuto essere l’ultimo uomo della UAE prima dell’attacco di Pogacar. “Ho dovuto fare il mio lavoro in anticipo perché alcuni ragazzi non erano in posizione – aveva detto il britannico a ITV Cycling – Conosco il mio lavoro e sono felice di farlo. Ognuno conosce il piano e il proprio ruolo, però non è facile stare davanti quando è necessario. Suppongo che questo arriverà con l’esperienza. Finché il capitano finalizza il lavoro non importa l’ordine in cui tiriamo”.
A cercare di placare gli animi ci aveva provato invece il direttore sportivo della UAE Team Emirates Joxean Fernandez Matxin che, parlando a COPE, aveva cercato di spiegare la situazione all’interno del team, smentendo in parte le parole di Yates. “Avevamo un piano però i corridori lo hanno cambiato in base alla loro intelligenza. Per esempio, Adam Yates aveva detto di non sentirsi al meglio e quindi aveva iniziato a tirare prima. Mi è piaciuto molto. Poi Almeida e Ayuso hanno deciso di darsi cambi più corti tra di loro. Ed è stato meglio così, è stata una scelta molto intelligente” ha poi concluso il manager basco.
Anche uno dei protagonisti della vicenda, il giovane spagnolo Juan Ayuso, prima della partenza della quinta tappa aveva detto che tra i componenti del team non ci sono questioni aperte, nonostante il gesto in mondovisione di Almeida. “Dentro la squadra le cose si sono calmate, non ci sono problemi. Sì è vero che a volte i gesti sono eccessivi, e quello di ieri è stato eccessivo, ma sono cose che succedono” aveva commentato Ayuso a Ciclismo a Fondo. Non resta che aspettare la prossima tappa di montagna per vedere il comportamento dei tanti forti scalatori al servizio di capitan Pogacar.
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