Tour de France 2024, Matteo Jorgenson battuto solo da Pogacar: “Penso che non dovrei essere troppo deluso, ma è quello che provo. C’ero molto vicino”

Matteo Jorgenson sfiora il successo nella diciannovesima tappa del Tour de France 2024. Andato in fuga da lontano assieme al compagno di squadra Wilco Kelderman per fare da punto d’appoggio a Jonas Vingegaard nel caso il danese avesse provato ad attaccare, lo statunitense ha poi ricevuto il via libera per giocarsi la vittoria di giornata nel momento in cui il capitano non ha avvertito le migliori sensazioni. Il 25enne ha quindi dato tutto sulla salita finale verso Isola 2000, staccando scalatori del calibro di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Simon Yates (Team Jayco AlUla), ma non ha potuto nulla quando da dietro ha attaccato Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che gli ha recuperato tre minuti in poco più di sette chilometri ed è andato a conquistare la vittoria.

Per Jorgenson, che ha poi chiuso con un ritardo di 21″, è arrivato un secondo posto comunque prestigioso, anche se il sentimento prevalente dello statunitense dopo l’arrivo è la delusione: “Penso che non dovrei essere troppo deluso, ma è quello che provo in questo momento. C’ero molto vicino… Da questo punto di vista non ho un rapporto felice con il Tour. In passato sono stato spesso vicino alla vittoria di tappa. Ho fatto del mio meglio, ma non era destino“.

“Nel finale ho pensato solo alle mie gambe – ha proseguito il 25enne – Ho fatto il massimo dall’inizio della salita fino in cima. Non stavo pensando a niente e nessuno, né al ritmo o altro. Quando ho sentito che Pogacar si stava avvicinando, avevo già brutte sensazioni. Quando mi ha superato sapevo che, anche se fossi riuscito a seguirlo, mi avrebbe comunque battuto“.

Il vincitore dell’ultima Parigi-Nizza ha poi confermato che i piani all’inizio della tappa erano diversi dal puntare al successo di giornata: “Volevamo essere nel gruppo di testa con diversi corridori. Durante la tappa ci è stato detto che potevamo puntare alla vittoria“. Il californiano ha infine ringraziato Kelderman per l’aiuto che gli ha dato sulla salita finale: “Devo davvero ringraziarlo. Wilco è un compagno di squadra davvero eccezionale. Si è speso completamente per me senza che io lo chiedessi. Lo aveva fatto anche alla Parigi-Nizza, dove è stato molto importante”.

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