Tour de France 2024, le lamentele di Egan Bernal: “Non c’è più rispetto in gruppo, si attacca anche quando la Maglia Gialla è ferma a fare pipì”

A dispetto dei 27 anni compiuti, Egan Bernal è da considerarsi quasi un decano in gruppo. La sua prima stagione da professionista risale ormai al 2016 e da allora il colombiano ne ha viste davvero tante. Nella bacheca dei suoi successi ci sono un Giro d’Italia e un Tour de France, oltre a tanti altri risultati di prestigio. Nell’arco della sua carriera, il corridore della Ineos Grenadiers ha anche dovuto superare le conseguenze di un tremendo incidente, avvenuto durante un allenamento, che ne ha messo a rischio la carriera e anche, in alcuni momenti, la vita stessa. Con tutta questa esperienza alle spalle, Bernal, oggi impegnato al Tour de France 2024, sembra essere già uno che rimpiange i ‘bei tempi andati’.

Secondo Bernal, infatti, negli ultimi anni c’è stato un significativo cambiamento nell’attegiamento generale del gruppo: “Solo nel 2019, al Tour la corsa era più controllata, tutto quello che succedeva era più prevedibile – le parole del colombiano –  C’era più rispetto in gruppo, oggi questo rispetto non c’è più”.

Bernal si riferisce in particolare a quanto avvenuto durante l’ottava tappa del Tour de France, quella sferzata, in alcuni tratti, dal vento: “In un frangente la Maglia Gialla (Tadej Pogačar – ndr) si è fermata per fare la pipì, e quello è un momento che tutti devono rispettare. La fuga era già partita, eppure c’era gente che continuava ad attaccare – il commento dello scalatore colombiano – Queste cose non succedevano in passato. La verità è che già nel 2021, dopo il COVID, le cose erano cambiate, rispetto al passato”.

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