Tour de France 2024, l’allenatore di Mark Cavendish crede alla vittoria di tappa: “È sulla strada giusta, tutto è possibile”

Mark Cavendish è pronto all’assalto al record di Eddy Merckx per vincere la sua 35ª tappa al Tour de France. Dopo una primavera complicata e costellata da infortuni, il velocista della Astana Qazaqstan è tornato alle corse al Giro di Turchia e pochi giorni dopo al Giro di Ungheria è arrivata anche la seconda vittoria stagionale dopo una tappa al Giro di Colombia a febbraio. A due settimane dal via della Grande Boucle l’allenatore del corridore dell’Isola di Man, Vasilis Anastopoulos, ha parlato della condizione del suo corridore e di quello che sarà il grande obiettivo durante le tre settimane della corsa francese.

“La primavera non è stato un periodo facile per noi e per la squadra – spiega il greco a Velo – Ci è sembrato che tutto il buon lavoro fatto in inverno venisse perso. Questo ha sicuramente impattato sul morale. Mark ha bisogno di sentire la fiducia per poter dare il meglio. Oggi Mark sta bene, è molto felice ed è molto motivato. La vittoria in Ungheria è stata importantissima. È stata una grossa iniezione di fiducia, per quello della squadra e anche per la fiducia che tutti hanno in lui”.

Il 39enne sarà affiancato alla Grande Boucle da Mikael Morkov, Cees Bol e Davide Ballerini che avranno come compito solo quello di assicurarsi che nelle tappe che arriveranno in volata il loro capitano sia nelle posizioni che contano nel finale. Ad affiancare Cannonball ci sarà anche il suo storico ultimo uomo Mark Renshaw, che seguirà la squadra nell’ammiraglia della formazione kazaka, quasi interamente dedicata alla sua causa nel corso delle tre settimane francesi.

“Abbiamo avuto un eccellente ritiro con tutta la squadra sulla Sierra Nevada – continua il preparatore greco – Tutti i corridori del treno per le volate erano presenti e hanno lavorato bene. Non facciamo confronti con Philipsen o gli altri, non penseremo al loro livello. Ma sono convinto che se Mark raggiungerà il livello a cui siamo abituati e che ci aspettiamo, allora avrà grandi possibilità al Tour”.

In questi giorni il nativo di Douglas è impegnato al Giro di Svizzera, corsa in cui le occasioni per i velocisti sono totalmente assenti, ma che servirà per mettere nelle gambe chilometri in salita in preparazioni delle fatiche del GT transalpino: “Il Tour è estremamente duro quest’anno – conclude l’ex corridore ellenico – Ci sono moltissime salite, anche nelle prime due tappe. Mark dovrà essere pronto a soffrire. Il suo obiettivo non è solo vincere una tappa, ma anche finire il Tour. Per farlo ha bisogno di chilometri di salita nelle gambe”.

“Non voglio dare percentuali o fare previsioni – aggiunge Anastopoulos – Non so dire che la vittoria di tappa è al 60,70% o chissà. Ma so che ha ritrovato la strada giusta e che lui e tutta la squadra sono concentrati su questo obiettivo al Tour de France. Se ci arriva in salute e nella condizione che ci aspettiamo, tutto è possibile”

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