Tour de France 2024, in casa Red Bull-Bora-hansgrohe non c’è preoccupazione per le condizioni di Roglic: “Primoz è un corridore di endurance, verrà fuori alla distanza”

Primoz Roglic non è ancora fuori dai giochi. Se c’è una frase che può riassumere le sensazioni della Red Bull – Bora – hansgrohe al termine dell’11ª tappa del Tour de France è proprio questa. Al termine di una giornata ricca di emozioni contrastanti, infatti, la caduta dello sloveno non sembra essere troppo grave e i segnali lanciati dal vincitore del Giro d’Italia 2023 prima della scivolata a pochi chilometri dal traguardo fanno ben sperare in vista dei Pirenei e delle Alpi. Il quarto posto odierno del 34enne, che ora si trova quarto anche in classifica generale a 2’15” dalla Maglia Gialla Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e a 1’01” dal podio, è tutto sommato un buon risultato anche considerando un percorso che non si addiceva al meglio alle sue caratteristiche, e ora saranno le due tappe del weekend a far capire davvero per cosa potrà lottare il classe 1989.

Primoz ci ha detto che probabilmente era troppo all’interno della curva ed è scivolato – spiega ai nostri microfoni il direttore sportivo della formazione tedesca Rolf AldagCi ha detto che sta bene. Ovviamente ha qualche sbucciatura e qualche livido ma fortunatamente la sua spalla, che era la nostra più grande preoccupazione, non è rimasta coinvolta. Il dottore gli darà un’occhiata, ma Primoz era decisamente ottimista”.

Oltre alla sfortunata caduta, infatti, questa tappa ha lasciato a Roglic la consapevolezza di potersi giocare le sue carte, se non per la vittoria, certamente per il podio: “Oggi Primoz è stato molto bravo, ha dato tutto se stesso – continua il dirigente tedesco – La tappa di oggi è stata durissima, hanno spinto al massimo tutto il giorno e credo che non servisse essere sulla bici per capire la fatica che hanno fatto. Tadej e Jonas sono stati incredibili, ma anche Primoz è stato molto vicino e, se guardiamo il trend di oggi rispetto alle prime tappe e rispetto al San Luca e al Galibier, possiamo essere davvero molto felici“.

“Primoz è un corridore più anziano rispetto a Tadej e a Jonas e col tempo si perde l’esplosività – spiega ai microfoni Rai l’altro direttore sportivo della Red Bull – Bora – hansgrohe, Enrico GasparottoPrimoz è un corridore di endurance che viene fuori alla distanza e il suo concetto fino ad adesso è stato quello di spendere il meno possibile per arrivare più fresco a questo weekend che ci aspetta e all’ultima settimana, che sarà molto impegnativa”.

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