Ineos Grenadiers, Egan Bernal tra presente e futuro: “Credo di essere sulla buona strada, voglio correre una grande Vuelta. Pogačar non è imbattibile”
Egan Bernal è sempre più vicino a tornare sé stesso. Durante il primo giorno di riposo del Tour de France 2024 il corridore della Ineos – Grenadiers si è concesso ai microfoni di Marca per stilare un resoconto della prima settimana della sua Grande Boucle e per parlare anche del futuro, con l’obiettivo Tripla Corona (per la quale manca solo la Vuelta dato che il classe 1997 ha già vinto il Tour nel 2019 e il Giro nel 2021) che potrebbe già essere realistico in questa stagione dato che il colombiano sarà, con tutta probabilità, a Lisbona il prossimo 17 agosto per il via della Vuelta a España 2024.
“La prima settimana è andata molto bene – commenta soddisfatto il 27enne – È stato un buon inizio di Tour, anche se ovviamente è stato abbastanza duro. Credo che tutto sommato considerando le caratteristiche della squadra abbiamo fatto bene. Personalmente so di non essere al mio livello migliore al momento, ma credo di essere sulla buona strada“.
Il colombiano, numero due della sua squadra che punta innanzitutto su Carlos Rodriguez, sottolinea che Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) sembra essere in uno stato di forma quasi perfetto, ma crede comunque che lo sloveno sia battibile: “Oltre alle gambe serve anche tempismo. Credo che nessuno sia invincibile e credo che questa cosa sia già stata provata. Vingegaard lo ha già battuto e lo ha anche fatto molto bene. Credo che Vingegaard sia un corridore che può fare molto bene, sta aspettando il suo momento, non si sta facendo condizionare. A volte è meglio avere un po’ di pazienza piuttosto che mettersi in mostra. Gli attacchi sono belli per il ciclismo, ma per vincere serve correre con concentrazione”.
In conclusione il nativo di Bogotà ha parlato anche dei suoi piani per il futuro che, in questo 2024, sono soprattutto incentrati sulla Vuelta a España: “Spero di essere al via della Vuelta, teoricamente ci sarò, ma dipende anche da come finisce il Tour. Potrei essere esausto, e in quelle condizioni non avrebbe senso andare alla Vuelta. Ma sto facendo tutto quello che posso, sono super concentrato e voglio correre una grande Vuelta”.
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