Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.
TOP
Adam Yates (UAE Team Emirates): Prima ottimo lanciatore al servizio di Tadej Pogacar, il britannico ha ancora energie per restare con i primi inseguitore, rientrare sulla testa della corsa, lanciarsi all’attacco, collaborare in questa azione e fare poi la differenza nello strappo finale. Una giornata perfetta da parte di un corridore che, malgrado potrebbe essere capitano in qualsiasi altra squadra, ha poi la grandissima umiltà dopo il traguardo di ribadire di voler restare con i piedi per terra e voler essere totalmente a supporto del suo capitano. Cosa che peraltro potrà fare anche nuovamente giocando un ruolo d’attacco e con questa forma…
Simon Yates (Team Jayco-AlUla): Prende male la salita decisiva a causa della debolezza della sua squadra, ma progressivamente risale da solo fino a portarsi alle spalle dei primi, rivelandosi decisivo per il ricongiungimento. È poi scaltro a capire la pericolosità dell’azione del suo gemello e lanciarsi subito al suo inseguimento. Considerando che è lui tra i due l’uomo di classifica è lui che spende più energie per arrivare in fondo e paga gli sforzi nello strappo finale, dove soffre di crampi. Ma intanto mostra a tutti di essere in ottima forma, mettendo anche in cascina qualche prezioso secondo di vantaggio.
Victor Lafay (Cofidis): Quanto Tadej Pogacar fa il vuoto, seguito dal solo Jonas Vingegaard, con loro rimane solo lo scattante corridore transalpino che ha anche il piglio di rilanciare l’azione. Purtroppo per lui l’azione non va a buone fine, mentre in seguito non ha il riflesso di muoversi quando partono gli Yates, concludendo poi la tappa con un comunque incoraggiante sesto posto, che sarebbe già stato un buon risultato. Una occasione persa, ma ha tre settimane davanti a sé e con queste gambe può lasciare il segno.
FLOP
Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck): Da molti considerato il grande favorito, il fenomeno neerlandese oggi scompare quando il gioco si fa duro. Addirittura non riesce neanche a seguire il primo gruppetto di inseguitori, dovendosi accontentare di arrivare al traguardo con il gruppetto successivo, tagliato fuori da qualsiasi ambizione di vittoria e probabilmente dovendo così rinunciare a qualsiasi ambizione di Maglia Gialla per quest’anno. Di certo non il modo in cui sperava di iniziare.
Ineos Grenadiers: Di quattro capitani ne resta uno solo con i primi, il giovane Carlos Rodriguez. Egan Bernal, con tutte le attenuanti del caso, e Tom Pidcock chiudono infatti nel secondo gruppetto, mentre ancora peggio fa Daniel Martinez, che sulla carta doveva essere il primo violino dell’orchestra britannica. A questo punto le gerarchi sono già decise? Meglio comunque aspettare anche domani, con un’altra impegnativa giornata che potrebbe far capire meglio a cosa possono ambire gli uomini della ex corazzata britannica.
Jumbo-Visma: Jonas Vingegaard si incolla a ruota di Tadej Pogacar e non concede un cambio neanche a pagarlo con la scusa che dietro c’è Wout Van Aert che punta alla vittoria di tappa, ma poi la vittoria comunque sfuma perché sono proprio i vagoni dello squadrone neerlandese a non avere più le forze per andare a riprendere i due Yates. A quel punto Van Aert non fa neanche la volata, per una tattica complessiva decisamente poco riuscita.
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