La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France2024.
Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep): Era il più atteso dei quattro big. Aveva addosso la pressione della maglia iridata di campione del mondo di specialità e anche quella di riuscire a conquistare la tanto desiderata prima tappa al Tour. Il belga però è riuscito a rimanere tranquillo e a non deludere le altissime aspettative. Per lui una prestazione fantastica sia in pianura che nel tratto centrale in salita.
Primoz Roglic (RedBull Bora-hansgrohe): Dei quattro big era forse quello parso più impacciato nelle prime salite di questo Tour. Lo sloveno però sulla bici a cronometro è tornato ad essere quello che ha vinto il titolo Olimpico tre anni fa a Tokyo e riesce a far un passettino in avanti in classifica generale.
Kevin Vauquelin (Arkea-B&B Hotels): Oltre ai big della generale e ai grandi specialisti delle prove contro il tempo, tra i migliori di giornata troviamo il giovane talento francese che, dopo la fantastica vittoria nella tappa di Bologna, si guadagna un ottimo sesto posto a crono che va a completare il suo profilo di scalatore completo. Che sia lui la prossima speranza francese per le corse a tappe?
Juan Ayuso (UAE Team Emirates): Dal giovane spagnolo ci si aspettava molto in questa tappa, che sulla carta si addiceva alle sue caratteristiche e che avrebbe potuto proiettarlo sul podio provvisorio della generale. Per lui invece un timidissimo 15esimo posto di giornata e un passo indietro in classifica.
Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike): Per uno specialista come lui questa poteva essere la tappa della rivincita dopo tanto lavoro per il capitano e tanti malumori nelle prime frazioni di questo Tour. Invece la sua pedalata sembra pesante fin dai primi chilometri, segno che la migliore condizione è ancora lontana. La 24esima posizione odierna non gli rende giustizia.
Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike): Non è una bocciatura piena, perché comunque per il danese questo era il primo vero sforzo a cronometro dopo il terribile incidente nei Paesi Baschi. Quanto di buono visto sul San Luca e sul Col du Galibier ci aveva però fatto sperare in un Vingegaard ormai completamente recuperato, invece ha perso 37 secondi da Evenepoel e 25 da Pogacar che gli tolgono qualche piccola certezza in ottica classifica generale, specialmente in virtù del calo mostrato nel finale.
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