La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France2024.
Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla): La gamba c’era e si vedeva, ma per qualche motivo nelle prime tappe c’era sempre qualcosa che non andava. Oggi finalmente, anche se lui stesso ammette di non sapere esattamente come, trova il varco e il momento giusto per esprimersi al meglio, con una splendida volata di potenza che ha messo tutti gli altri in fila. Missione compiuta per il campione neerlandese che, senza ora il peso di dover vincere a tutti i costi, potrebbe anche diventare ancor più pericoloso.
Biniam Girmay (Intermarché-Wanty): Non è un velocista puro, ma anche oggi è tra i migliori, correndo con grande intelligenza, forse già con lo sguardo alla Maglia Verde, per aggiungere un altro straordinario tassello alla sua collezione di prime volte. Viste le sue doti in salita, spodestarlo dalla vetta della classifica a punti sarà tutt’altro che semplice a questo punto.
Fernando Gaviria (Movistar): Non è quello dei giorni migliori, né sembra avere lo spunto di altri, eppure si ritrova al secondo podio in tre volate. Vero che per la vittoria gli manca ancora uno step e non era vicinissimo ai primi, ma con la giusta dose di fortuna e audacia, potrebbe aggiungere il suo nome al palmarès di questa stagione.
Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Non solo non vince malgrado l’ottimo lavoro del team, ma poi viene anche declassato per un movimento pericoloso a danni di Van Aert, perdendo così il secondo posto e punti preziosi nella classifica per la Maglia Verde. Dominatore della scena dodici mesi fa, quest’anno sta faticando a ripetersi, per un motivo o per l’altro, apparendo meno esplosivo e anche meno lucido.
Arnaud De Lie (Lotto Dstny): Finalmente trova lo spazio per fare la sua volata, ma parte decisamente troppo presto e finisce per rimbalzare, chiudendo fuori dalla top-5, ma rientrandoci dopo il declassamento di Philipsen. Si conferma comunque tra i primi per il terzo sprint consecutivo, ma per la vittoria manca ancora qualcosa.
Bryan Coquard (Cofidis): Pur non essendo un velocista puro, nel tempo ci aveva abituato a fare meglio di così anche in questo tipo di volate. Sinora, invece, è stato impalpabile e anche oggi non trova modo di farsi vedere, restando fuori dai dieci e finendo alle spalle del compagno di squadra Allegaert.
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