La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France2024.
Mark Cavendish (Astana Qazaqstan): Partito soffrendo, venendo ancora una volta colpito da numerose critiche, il corridore britannico non si è scomposto e ha continuato sulla sua strada con la determinazione che solo i grandi campioni sanno avere. Consapevole di non essere più il velocista di riferimento in gruppo, ha costruito con intelligenza questa sua straordinaria vittoria che lo candida una volta per tutte al ruolo di miglior sprinter della storia. In ogni caso, da oggi, è il più vincente al Tour de France.
Alexander Kristoff (Uno-X Mobility): Un altro vecchio lupo che perde il pelo, ma non il vizio. Malgrado anche una caduta dalla quale deve poi rientrare spendendo energie preziose, il 35enne norvegese si muove benissimo per questa seconda volata e chissà senza quanto successo in precedenza come sarebbero potute andare le cose. Cavendish sarebbe stato duro da riprendere, ma anche lui è uno che quella mossa la avrebbe potuta fare… Ad ogni modo, sarà meglio non sottovalutarlo nei prossimi giorni…
Pascal Ackermann (Israel PremierTech): Anche lui è lontano dagli antichi fasti, anche se la sua generazione è decisamente un’altra rispetto ai due corridori appena citati. Il tedesco ha comunque il merito di non volersi arrendere a subire la volata, ma di voler comunque provare a giocarsi le sue carte in qualche modo ed è la sua mossa a rivelarsi decisiva. Certo, non per lui, ma chissà che con questo spirito non possa cogliere l’attimo.
Sam Bennett (Decathlon Ag2r La Mondiale): Arrivato con grandissime aspettative dopo un ottimo avvicinamento, il velocista irlandese sta faticando e dopo essere a malapena entrato in top10 nella prima volata oggi centra a malapena la Top15, posizione che indubbiamente non gli appartiene. Il problema è che attualmente si fatica a vedere come possa uscirne…
Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla): Sembra andare tutto bene, poi all’improvviso al momento di fare lo sprint c’è qualcosa che non va. Al quinto posto dell’altro giorno, quando comunque le gambe sembravano poter esprimere qualcosa in più con un posizionamento migliore, fa seguito oggi un piazzamento decisamente meno interessante, in cui a tradirlo sembra essere nuovamente la scelta dei movimenti nelle fasi cruciali.
Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels): Senza un treno che lo lanci dimostra anche oggi di far fatica. I suoi uomini non riescono a metterlo in rampa di lancio e lui si trova a dover sgomitare. Una operazione che non gli riesce benissimo, anche considerando che comunque non era messo male visto che al momento in cui coloro che si giocano il successo sono alla sua altezza. Ma lui non è alla loro…
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