La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France2024.
Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Quando ha la gamba se la cava benissimo anche senza treno. Mentre i suoi compagni, a partire da Mathieu Van Der Poel, fanno i diavoli a quattro attaccando sin dall’inizio della tappa, lui resta al coperto, proponendosi come piano B di lusso. Abile a farsi trovare pronto anche quando si formano i ventagli, il belga nel finale è da solo ma non si perde d’animo, studia i movimenti dei rivali e li supera con una volata di pura potenza, ma anche grande intelligenza tattica.
Jasper Stuyven (Lidl-Trek): Nel finale è tra i corridori più intraprendenti e ci vogliono i sacrifici di gregari di lusso per andare a riprenderlo quando parte. Se da un lato è vero che spende molto, dall’altro la sua ottima forma emerge anche oggi e molto dello spettacolo di un finale scoppiettante lo dobbiamo anche a lui, che poi trova comunque le forze per un bel piazzamento.
Arnaud De Lie (Lotto Dstny): Al netto della rabbia non proprio ben indirizzata dopo il traguardo, il giovane talento vallone oggi dimostra di avere una ottima gamba, ma anche tanto carattere. È infatti tra i pochi capaci di essere protagonista per tutto il giorno, dai ventagli iniziali alla volata, passando per una fuga in cui è comunque uno dei più dinamici. Se il risultato continua a non arrivare, non è di certo per mancanza di tentativi.
Visma | Lease a Bike: Costretti a tenere due piedi in una scarpa, alla fine non riescono a concretizzare. Tante energie spese alla fine della giostra senza riuscire a portare a casa né una vittoria di tappa, con una volata che non riescono a lanciare al meglio visto che Laporte deve scansarsi decisamente troppo presto, né a guadagnare sugli avversari, che non si fanno sorprendere dai tentativi di rompere il gruppo con i ventagli.
Maxim Van Gils (Lotto Dstny): Rovina l’ottima giornata, sua e della squadra, con una manovra sconsiderata nel finale, cercando di passare dove era obiettivamente impossibile trovare spazio. La sua foga lo porta a commettere un errore che rischia di compromettere la Grande Boucle di più di un corridore, ma che poteva andare anche molto peggio visto che alcuni son rimasti in piedi solo per una discreta dose naticale.
Biniam Girmay (Intermarché-Wanty): La giornata era perfetta per uno come lui e infatti si fa trovare pronto e non soffre più di tanto i numerosi cambi di ritmo e gli strappi presenti lungo il percorso. Anche nel finale i suoi compagni sembrano pronti a lanciarlo, con Mike Teunissen che lo scorta fino a pochi metri dal traguardo. Nella volata, però, si perde e non riesce ad essere competitivo per la vittoria. Il suo Tour resta un successo, ma questa volata poteva essere nettamente migliore.