Pagelle Gand-Wevelgem 2025: Pedersen doveva vincere e lo ha fatto alla grande – Milan presente, bella prova di Ballerini

Mads Pedersen (Lidl-Trek), 10 e lode: Ormai questa corsa è il suo giardino di casa. Quest’anno, dato anche il contesto avversario scevro dei nomi più grandi, decide di scatenarsi da lontanissimo e di mettere in scena un assolo sullo stile dei vari Van der Poel e Pogačar. La condizione pare spaziale e il suo obiettivo più grande, la Roubaix, è fra sole due settimane: l’impressione è che il danese, quando è al meglio, sia vicinissimo a “quelli là”…

Tim Merlier (Soudal Quick-Step), 9: La giornata non sembra delle migliori, dato che nelle prime fasi si trova spesso nelle parti meno nobili del gruppo, costretto anche a inseguire per rientrare in gioco. Il finale pianeggiante gli dà comunque tempo e modo di far entrare le gambe in ritmo, mette al lavoro i compagni in testa al gruppo e va a prendersi il posto d’onore sul podio, vincendo un nuovo duello in volata con Jonathan Milan. Per lui è il miglior risultato della carriera in una Classica del pavé.

Jonathan Milan (Lidl-Trek), 8,5: Il suo illustre compagno di colori decide di far saltare per aria la corsa e lui veste alla perfezione il ruolo di “seconda punta”, insieme a un gruppo-squadra che gestisce alla perfezione una gara in cui i favori pendevano decisamente dalla sua parte. Mezzo punto in meno per la volata: apre il gas forse un po’ troppo presto e finisce per cedere il secondo posto all’ormai classico rivale Merlier.

Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), 8: Il vecchio leone ha ancora artigli affilati e questa volta è lui il più brillante di una squadra sempre protagonista. Si ferma ai piedi del podio, ma mette in cascina l’ennesimo piazzamento importante della carriera, mettendo peraltro ulteriore, e prezioso, fieno nella cascina della classifica a squadre.

Davide Ballerini (XDS Astana), 7,5: Presente, attivo e determinato ad arrivare fino in fondo. A distanza di due anni da un altro sesto posto, quello alla Omloop 2023, lancia un segnale importante anche in chiave futura e consegna alla sua squadra anche un bel pacchetto di punti UCI.

Hugo Hofstetter (Israel-Premier Tech), 7,5: Non è un nome nuovo (ha 31 anni), ma in questa stagione si sta esprimendo con una continuità notevole ad alto livello: nelle ultime 8 gare affrontate, tutte caratterizzate dal pavé, ha ottenuto un secondo, un terzo, un quarto, un quinto (oggi) e un settimo posto. Il piazzamento di oggi, però, pesa di più, data la categoria WorldTour della competizione.

Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), 7: Dopo il recente periodo “festivo”, ha ancora parecchi chilometri da mettere nelle gambe per tornare al suo picco. Comunque, tiene botta e porta a casa un discreto piazzamento, anche se forse nella volata finale avrebbe potuto fare qualcosa di meglio.

Jenno Berckmoes (Lotto), 7: Il ragazzo ha talento e lo sa usare su tanti terreni. Nel 2024 si è regalato momenti importanti in gare collinari e in breve competizioni a tappe: stavolta, il 24enne belga si getta nella volata conclusiva di una Classica del Nord e ne esce più che bene. Da seguire.

Victor Campenaerts (Visma|Lease a Bike), 6,5: Sfodera un’azione notevole a poco meno di un centinaio di chilometri dal traguardo, magari con l’idea di fungere da punto d’appoggio per i capitani di giornata. Alla fine, non arriva nessuno dei suoi e Pedersen risulta viaggiare a un ritmo fuori portata per lui.

Jordi Meeus (Red Bull-Bora-hansgrohe), 6,5: Cade nelle prime fasi di gara, ma riesce a ripartire e a tenere botta fino all’arrivo. Il nono posto non è, chiaramente, come il terzo del 2024, ma il belga si conferma corridore affidabile, quando i percorsi gli si addicono.

Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), 6: C’era qualche interrogativo sulle sue condizioni, dopo quanto accaduto nel finale della Brugge-De Panne, ma le gambe giravano bene, eccome. In avvio rimane intrappolato nei bassifondi, ma riesce a riemergere ed è ben presente nell’azione che poi risulterà decisiva. A fermarlo è una foratura, con la ruota che si sgonfia mentre Pedersen accelera e non si volta. Gli manca anche il piazzamento per via di una volata complicata, concludendo così una giornata alla fine negativa, per lui e per la squadra.

Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), 6: C’è sempre, in queste corse. Il piazzamento finale non è di quelli da ricordare (15esimo), ma gli sarebbe servito un gruppo giusto un po’ più selezionato per ambire a qualcosa in più. Menzione anche per il compagno di colori Marco Haller (6,5), che ha provato a muoversi da lontano ed è stato l’ultimo dei fuggitivi della prima ora a cedere.

Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), 5,5: Su un percorso del genere è difficile per lui fare la differenza, dato soprattutto il finale. Sulle strade più pendenti, però, non riesce entrare nel vivo dell’azione.

Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), 5: Per un corridore come lui, trovarsi attardato quando soffia il vento è decisamente indicativo di una giornata negativa. Si stacca presto, non riemerge e chiude nell’elenco dei ritirati.

Ben Turner (Ineos Grenadiers), 5: Più che altro è un voto al rendimento della squadra. I britannici non avevano la stella-Ganna e non avevano neppure un velocista su cui fare affidamento per un finale compatto. Sarebbe servito un po’ di spirito d’iniziativa in più, almeno per provarci.

Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), 5: Il belga è l’emblema di una domenica tutt’altro che indimenticabile per la corazzata emiratina. Perso Molano a causa di una caduta, la squadra si affida alle iniziative di Florian Vermeersch (6), che però non riesce a fare la differenza. Di certo fa strano, per una volta, vedere che il miglior corridore all’arrivo, per la UAE, sia solo 23esimo.

Olav Kooij (Visma | Lease a Bike), sv: Decisamente sfortunato, era nel cuore dell’azione, insieme a Pedersen, quando una caduta – con infortunio annesso – lo ha costretto a uscire di scena.

Arnaud de Lie (Lotto), sv: Evidentemente, c’è qualche problema, tanto che decide, di concerto con la squadra, di fermarsi per un periodo non definito, dopo essersi ritirato in questa gara. Servirà pazienza e determinazione, per poter finalmente “incornare”, nelle prossime stagione, questo periodo dell’anno, che ormai per lui sembra stregato.

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