Bilancio Squadre 2024: Team Jayco AlUla
Il Team Jayco AlUla rimane nella dimensione che lo aveva caratterizzato nelle stagioni recenti. Il raccolto del 2024 è stato buono in termini di vittorie (24 complessivamente, compresi cinque campionati nazionali), anche se è mancato l’acuto di altissimo livello. La formazione australiana ha ormai un suo “cuore” fatto di corridori capaci di rendere su diversi terreni ed è riuscita a togliersi qualche soddisfazione nelle volate di gruppo. L’ultima stagione del triennio 2023-2025 inizierà quindi senza alcun patema di classifica e i corridori diretti da Brent Copeland potranno curare con attenzione i rispettivi programmi, senza dover obbligatoriamente pensare alla quantità.
TOP
Ancora una volta a tenere alto il nome della formazione australiana ci ha pensato Michael Matthews. Il 33enne di Canberra ha messo a segno un’altra stagione da assoluto protagonista in grado di battagliare con i migliori su quasi tutti i terreni. L’esperto atleta australiano ha dimostrato ancora una volta di essere un corridore completo e agguerrito, che è riuscito a portarsi a casa tre vittorie. Prima la volata di fine gennaio al Gran Premio Castellon, poi nella seconda parte di stagione il titolo mondiale nella staffetta mista e infine un altro tiratissimo sprint di livello WorldTour al GP de Quebec davanti a corridori del calibro di Biniam Girmay e Tadej Pogacar. Il corridore classe 1990 è stato inoltre capace di chiudere al secondo posto, per questione di centimetri, una classica monumento ambita come la Milano-Sanremo, battuto solamente da un velocista purissimo come Jasper Philipsen.
Il 2024 è stato particolarmente positivo anche per Filippo Zana. Lo scalatore italiano ha confermato quanto di buono fatto nella scorsa stagione e, nonostante non sia riuscito a ottenere nessuna vittoria, ha collezionato prestazioni convincenti nell’arco di tutta l’annata e piazzamenti prestigiosi non solo in salita. Il miglior risultato del 25enne vicentino è stato il generosissimo secondo posto nella tappa della Vuelta a España con arrivo a Lagos de Covadonga, ma degni di nota sono anche la top-10 finale sfiorata al Giro d’Italia e il nono posto alla Strade Bianche che non fanno altro che solidificare le sue prospettive per le prossime stagioni.
La vera rivelazione in casa Jayco-AlUla in questa stagione è stato un altro giovane vicentino, il 22enne Davide De Pretto. L’esplosivo corridore italiano, alla sua prima stagione tra i professionisti, è riuscito subito a guadagnarsi la prima vittoria tra i grandi, al Giro d’Austria, e poi a mettere a segno un gran numero di ottimi piazzamenti ben spalmati lungo tutta la sua lunga stagione. La Coppi e Bartali corsa da assoluto protagonista, ma anche le Top-5 a Volta Valenciana, Tour of Oman, Giro dei Paesi Baschi, Trofeo Matteotti e Giro del Veneto hanno messo in mostra uno dei debuttanti più promettenti e positivi di questa stagione.
La stagione appena conclusa è stata proficua anche per Eddie Dubar. Lo scalatore irlandese, nonostante un avvio di 2024 non proprio idilliaco, vedi abbandono a UAE Tour, Giro di Romandia e Giro d’Italia, è poi riuscito a raddrizzare la sua stagione con il titolo nazionale in linea ma soprattutto con la stupenda doppia vittoria di tappa alla Vuelta a España. Una frazione conquistata attaccando coraggiosamente da lontano mentre la seconda, sul micidiale Picòn Blanco, partendo dal gruppo dei migliori.
Anche Dylan Groenewegen può sorridere al termine di questa stagione. Il velocista neerlandese, che ha totalizzato cinque successi nel 2024, è partito bene con una vittoria in Spagna ma poi ha dovuto attendere l’inizio dell’estate per le sue vittorie più prestigiose. La conquista del campionato nazionale in linea è stata l’antipasto del successo di tappa al Tour de France, il sesto per lui, che lo consacra come uno dei velocisti più potenti e navigati in gruppo.
Anders Foldager è un altro giovane da tenere d’occhio per il futuro. Il 23enne danese, anche lui debuttante nel WorldTour, in questa stagione si è portato a casa la prima vittoria da pro, al Giro di Slovenia, e una sfilza infinita di prestazioni sempre più convincenti. Su tutti i podi al Giro di Danimarca e alla Coppa Sabatini.
Nonostante un’annata forse non tra le migliori della carriera, Alessandro De Marchi è comunque riuscito a piazzare la sua solita zampata conquistando una tappa al Tour of the Alps al termine di una fuga da lontano, che ormai è il suo marchio di fabbrica. Anche se l’età avanza, il friulano si conferma un artista degli attacchi a lungo raggio e sarà ai nastri di partenza anche l’anno prossimo per riuscire ad agguantare il tanto agognato successo di tappa al Giro d’Italia.
Stando alle mere statistiche la stagione di Mauro Schmid è stata leggermente inferiore rispetto alle due precedenti. Ma il 25enne svizzero ha messo comunque in mostra una grande maturità e una consistenza invidiabile che gli hanno permesso di vincere Giro di Slovenia, campionato nazionale in linea, ma anche di sfiorare più volte il successo di tappa andando in fuga ripetutamente alla Vuelta a España e totalizzando due secondi e un quarto posto.
Tutto sommato positiva anche la stagione di Chris Harper e Max Walscheid. Lo scalatore australiano dopo i due secondi posti al campionato nazionale in linea e a cronometro ha fatto vedere buone cose anche a Parigi-Nizza, Volta Catalunya e Tour of the Alps, ma una brutta caduta gli ha impedito di conquistare il podio della corsa alpina. Il possente velocista tedesco è invece riuscito a raddrizzare una stagione avara di emozioni con un podio di tappa al Renewi Tour e la vittoria alla Omloop van het Houtland.
Buona la stagione anche del giovane etiope Welay Hagos Behre. Il 23enne ha ribadito il suo positivo 2023 con un 2024 ancora migliore, con prestazioni sempre più convincenti e coronato da due piazzamenti in Top-10 in corse importanti come Volta Valenciana e Tour of Guangxi.
+++ Michael Matthews
++ Filippo Zana
+ Davide de Pretto
FLOP
Il 2024 avrebbe dovuto essere la stagione di Simon Yates come leader indiscusso della squadra, ma si è tramutata per lui in una cocente delusione. Lo scalatore britannico era partito bene con tappa e classifica generale nella tappa regina dell’AlUla Tour, ma non è più riuscito a trovare il giusto colpo di pedale nelle successive brevi corse a tappe. Anche al Tour de France, dove sperava di essere tra i migliori, è uscito subito di classifica e poi non è stato nemmeno in grado di ottenere un successo di tappa provando ad attaccare da lontano. Un secondo e un terzo posto di tappa alla Grande Boucle e un quinto posto al Giro dell’Emilia sono poca cosa per un corridore del suo rango capace di vincere la Vuelta a España 2018 e numerose tappe in tutti e tre i grandi giri.
Che Caleb Ewan non fosse più il velocista micidiale che abbiamo visto vincere a ripetizione negli scorsi anni era ormai cosa nota. Quello che stupisce però è vederlo sempre meno presente nei grandi appuntamenti, cosa che era sempre stata uno dei punti di forza del 30enne australiano. Tre i successi per lui in questa stagione, a Tour of Oman, Vuelta Castilla y Leon e Vuelta a Burgos, con nessun sigillo o piazzamento degno di nota in corse di livello WorldTour se non tre timide Top-10 al Giro d’Italia. Lo sprinter di Sydney è però riuscito quest’anno a portare a termine un grande giro, cosa che non gli riusciva dal Tour de France del 2022.
In tanti speravano che Felix Engelhardt riuscisse quest’anno a replicare la bellissima stagione 2023, ma non è stato così. Nonostante il podio finale e la tappa conquistata al Giro di Slovenia, il 2024 del giovane corridore tedesco è stato parecchio sottotono. Le sue prestazioni sono state solo lontane parenti di quelle della scorsa stagione, dove era sembrato essere più intraprendente e spensierato rispetto all’annata appena conclusa, dove è riuscito a ottenere pochi piazzamenti degni di nota.
Una stagione così negativa Lawson Craddock non la vedeva da parecchio tempo. Il 2024 del 32enne americano è stato davvero difficile, con numerosi ritiri e nessuna nota lieta in termini di risultati per un corridore che in passato era stato in grado di sfiorare la vittoria in corse di primissimo piano. Non un bel modo per il texano classe 1992 di terminare una carriera iniziata 14 anni fa.
Anche per Luke Durbridge il 2024 è stato una stagione di sofferenza e poche soddisfazioni personali. L’esperto cronoman australiano, che vanta ben 14 successi in carriera, non è riuscito mai a farsi vedere tra i primi nemmeno nelle prove contro il tempo dove un tempo era uno dei migliori al mondo. Il passistone 33enne sembra ormai aver votato la sua carriera al gregariato più generoso ma meno appariscente. Discorso analogo per il connazionale 33enne Michael Hepburn.
Prestazioni opache rispetto al passato e tanto gregariato anche per Christopher Juul-Jensen e Lucas Hamilton. Il 35enne danese è stato costante e generoso nell’arco di tutta la stagione ma non si è mai messo in mostra per ambizioni personali. Il 28enne scalatore australiano pare che abbia avuto la sua peggior stagione da quando è diventato professionista e ha ottenuto due sole Top-10, una al campionato nazionale in linea e l’altra in una tappa dell’AlUla Tour.
Anche Jesus David Peña non può dire di aver avuto una buona stagione. Il promettente 24enne colombiano non è stato capace di dare continuità ad un 2023 molto positivo. Come migliori prestazioni di quest’anno ha ottenuto un decimo posto al campionato nazionale in linea a inizio stagione e un 11esimo posto al Giro di Toscana. Il talentuoso scalatore ha però davanti a sé diversi anni per riuscire a far vedere tutte le sue qualità.
– Felix Engelhardt
— Caleb Ewan
— Simon Yates
Classifica UCI
Pochissimi mutamenti per la Jayco-AlUla, rispetto al 2023. La squadra australiana ha raccolto praticamente la stessa quantità di punti UCI rispetto allo scorso anno (10737 contro 10625), perdendo però una posizione, data la discesa dal 13esimo posto occupato 12 mesi fa al 14esimo di fine 2024. Di seguito i 20 corridori che hanno contribuito al totale dei punti raccolti dalla squadra australiana nella stagione appena conclusa.
CORRIDORE | NAZIONE | ETÀ | PUNTI |
MATTHEWS Michael |
AUS
|
34 | 1945.71 |
GROENEWEGEN Dylan |
NED
|
31 | 1441.71 |
YATES Simon Philip |
GBR
|
32 | 1006 |
SCHMID Mauro |
SUI
|
25 | 819 |
ZANA Filippo |
ITA
|
25 | 785 |
DUNBAR Edward |
IRL
|
28 | 703 |
PLAPP Lucas |
AUS
|
24 | 689.71 |
FOLDAGER Anders |
DEN
|
23 | 521.71 |
DE PRETTO Davide |
ITA
|
22 | 518 |
WALSCHEID Maximilian Richard |
GER
|
31 | 458.33 |
EWAN Caleb |
AUS
|
30 | 420 |
HARPER Christopher |
AUS
|
30 | 381.71 |
O’BRIEN Kelland |
AUS
|
26 | 170 |
SCOTSON Callum |
AUS
|
28 | 164 |
PÖSTLBERGER Lukas |
AUT
|
32 | 125 |
MEZGEC Luka |
SLO
|
36 | 120.71 |
ENGELHARDT Felix |
GER
|
24 | 110 |
BERHE Welay |
ETH
|
23 | 92 |
PEÑA JIMENEZ Jesus David |
COL
|
24 | 82 |
REINDERS Elmar |
NED
|
32 | 71.71 |
Miglior Momento
La vittoria più bella del 2024 della formazione australiana è probabilmente quella ottenuta da Eddie Dunbar nella penultima tappa della Vuelta a España. Già vincitore la settimana prima al termine di una fuga da lontano, l’irlandese concede il bis in una giornata ricca di salite riuscendo ad anticipare i big lungo l’ascesa finale del Picon Blanco e a resistere fino a traguardo.
Bilancio Team Jayco-AlUla 2024
Volate - 6.9
Classiche - 6.6
Grandi Giri - 6.4
6.6
Un'annata "nella media" per la squadra australiana, che ha vissuto i suoi momenti migliori grazie soprattutto a un ritrovato Michael Matthews, soprattutto nelle corse di un giorno. I successi, fra volate, fughe e brevi corse a tappe, non sono mancati e l'organico si è confermato ben assortito, proprio nella stagione in cui il corridore più importante, Simon Yates, è parso un po' giù di corda. Da segnalare anche la crescita interessante di diversi giovani talentuosi.
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