Tour de France 2024, la fuga premia Victor Campenaerts!

Victor Campenaerts conquista la diciottesima tappa del Tour de France 2024. Inseritosi nella maxi fuga che ha caratterizzato la Gap – Barcelonnette, il corridore della Lotto Dstny è poi fuoriuscito negli ultimi 35 chilometri assieme a Matteo Vercher (TotalEnergies) seguendo un attacco di Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), con i tre che hanno collaborato fino alla fine e si sono giocati il successo in una volata ristretta, che ha quindi premiato il belga. I primi inseguitori sono giunti all’arrivo con un ritardo di 22″, mentre il grosso dei fuggitivi ha chiuso a 37″, regolati da Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike), nono di giornata.

In vista delle tappe alpine i big non si sono invece dati battaglia e sono arrivati tutti assieme al traguardo nel gruppo, che ha concluso tranquillamente con un distacco di 13’40”, dunque non si registrano cambiamenti in una classifica generale che vede sempre al comando Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La partenza è una gragnuola di attacchi che iniziano sin dal chilometro zero. Approfittando di una partenza ascendente è Krists Neilands (Israel-Premier Tech) a muoversi per primo e nel gruppetto che lo segue trovano posto anche Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma anche Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe), Rui Costa (EF Education – EasyPost), Magnus Cort (Uno-X Mobility), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Jasper Stuyven (Lidl-Trek) e Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike). Si forma così un gruppone al comando, ma da dietro partono altre accelerazioni e il gruppo si ricompatta, pur restando allungatissimo.

Conclusa la fase di salita, alcuni si rialzano, ma emergono ancora come molto attivi Neilands, Küng e Stuyven, con il belga che a un certo punto riesce a guadagnare una trentina di secondi in solitaria, inseguito da Clement Russo (Groupama-FDJ). Il francese viene tuttavia rapidamente riassorbito da nuovi scatti, così come poco dopo deve arrendersi anche il belga, con la Visma | Lease a Bike che alza il ritmo preparando un nuovo scatto in vista delle prime rampe del Col du Festre, primo GPM di giornata. Qui esce di forza un tentativo molto numeroso, con il gruppo che inizialmente reagisce, provocando anche molti cedimenti in coda tra i velocisti, ma non solo, facendo emergere anche la fatica di molti corridori, fra i quali Tim Wellens (UAE Team Emirates) e Rui Costa.

Nel corso della salita, al comando evadono dunque Bart Lemmen e Wout Van Aert (Visma | Lease A Bike), Christopher Juul-Jensen e Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Michał Kwiatkowski e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), Julien Bernard e Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Oscar Onley e Frank Van Den Broek (Team dsm-firmenich PostNL), Bruno Armirail e Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale), Wout Poels (Bahrain Victorious), Jai Hindley e Matteo Sobrero (Red Bull-Bora-hansgrohe), Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Richard Carapaz, Ben Healy e Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Hugo Houle e Krists Neilands (Israel-Premier Tech), Guillaume Martin (Cofidis), Alex Aranburu, Oier LazkanoGregor Mühlberger (Movistar Team), Clément Champoussin e Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels), Louis Meintjes e Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Steff Cras, Mathieu Burgaudeau, Jordan Jegat e Mattéo Vercher (TotalEnergies), inseguiti da Dorian Godon (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), che rientrano poco dopo il GPM, mentre perde contatto Onley, a causa di una foratura, non riuscendo poi più a rientrare, anche a causa di un doppio cambio di bici.

Non vedendo nessuno di pericoloso tra i 37 uomini al comando, la UAE Team Emirates lascia fare senza forzare, concedendo subito due minuti, per evitare che ci siano nuovi scatti e consentendo agli attardati di rientrare. Tra questi anche Wellens, che si porta a in testa a tirare per gestire il ritmo, permettendo ai fuggitivi di guadagnare costantemente, fino ad entrare nei cento chilometri conclusivi con un vantaggio di cinque minuti. Davanti si procede di buona lena e il divario si allarga progressivamente. Sul terzo GPM di giornata, Carapaz e Lazkano duellano per i punticini in palio in vetta, mentre è la quarta salita ad animare la lotta nel gruppo di testa: provano ad andar via, in successione, Healy, Johannessen, Thomas, Quinn e Kwiatkowski, ma le varie azioni sortiscono solo effetti minimi, considerato anche che gli ultimi chilometri della salita in questione sono più dolci rispetto a quelli iniziali.

Johannessen passa per primo al GPM e i fuggitivi si lanciano in discesa con un vantaggio sul gruppo Maglia Gialla che avvicina ormai i dieci minuti. L’ultima salita di giornata vede una serie di attacchi: il più convinto è quello di Lemme, Bernard e Lazkano, sui quali si porta Carapaz. Non si forma però spazio fra gli attaccanti e gli altri battistrada, cosa che invece succede dopo la mossa di Kwiatkowski proprio in prossimità del GPM. Il polacco allunga e dà sostanza alla sua azione in discesa, frangente in cui i soli Campenaerts e Vercher riescono a riprenderlo. Ci prova anche Johannessen, ma il norvegese sbaglia una curva e cade, rallentando anche gli altri compagni di viaggio. Alle spalle dei tre, nell’arco della discesa, si forma così un quintetto composto da Lemmen, Skujiņš, Hindley, Neilands e Lazkano, che però entra negli ultimi 20 chilometri con più di 40″ di ritardo rispetto ai primi tre. Più indietro gli altri “residui” della fuga, che non trovano l’accordo giusto per riuscire a chiudere un buco che si ampia chilometro dopo chilometro.

I tentativi di allungo di Van Aert, Meintjes, Mühlberger e Madouas sono infatti seguiti da rallentamenti una volta che avviene il ricompattamento, mentre davanti i tre si danno cambi regolari e riescono a tenere a distanza anche i cinque inseguitori. Solo negli ultimissimi chilometri chi insegue riesce riavvicinarsi un poco a Campenaerts, Vercher e Kwiatkowski, che iniziano a risparmiare qualche energia in vista del probabile sprint a tre finale. Volata che Vercher prova però ad evitare cercando di anticipare appena dentro l’ultimo chilometro, ma Kwiatkowski fa buona guardia e va a chiudere con a ruota Campenaerts. Il polacco si ritrova tuttavia costretto a iniziare lo sprint in prima posizione e cerca di ritardarlo il più possibile, ma a 150 metri dall’arrivo parte Campenaerts, che va a cogliere la vittoria tenendosi dietro Vercher e l’ex campione del mondo. Alle loro spalle, arrivano alla spicciolata gli altri fuggitivi di giornata, mentre il gruppo Maglia Gialla chiude tranquillamente con un ritardo superiore ai 13 minuti.

Risultato Tappa 18 Tour de France 2024

Classifiche Tour de France 2024

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